La predica dal pulpito sporco di sangue©

La predica dal pulpito sporco di sangue©

di Mary Blindflowers©

La morte, credit Mary Blindflowers©

 

«E vedendo lungo la strada una pianta di fico, Cristo, si accostò ad essa: e non vi trovò altro che foglie e le disse: non nasca da te mai più frutto in eterno. E subito il fico si seccò. Avendo ciò veduto i discepoli ne restarono ammirati…»1; «Poi arrivarono sull’altra riva del lago di Galilea, nella regione dei Gerasèni. Gesù era appena sceso dalla barca, quando improvvisamente un uomo uscì da un cimitero e gli venne incontro. Costui era tormentato da uno spirito maligno e stava sempre in mezzo alle tombe dei morti. Nessuno riusciva più a tenerlo legato, neppure con una catena: diverse volte avevano provato a mettergli ferri ai piedi e catene alle mani, ma egli aveva sempre spezzato i ferri e rotto le catene. Nessuno era capace di domarlo. Se ne andava di qua e di là, in mezzo alle tombe e sui monti, di giorno e di notte, urlando e picchiandosi con le pietre.
Quando vide Gesù da lontano, si avvicinò di corsa e si buttò in ginocchio davanti a lui. Allora Gesù disse allo spirito maligno di uscire da quell’uomo; ma quello si mise a gridare forte:
– Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Onnipotente ? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi! –
Allora Gesù domandò:
– Come ti chiami? –
E quello rispose:
– Il mio nome è ‘Moltitudine’, perché siamo in molti; e continuava a chiedergli di non cacciarli fuori da quella regione. –
In quel luogo c’era un grosso branco di maiali che pascolava vicino alla montagna. Gli spiriti maligni chiesero con insistenza a Gesù: “Mandaci in quei maiali! Lascia che entriamo dentro di loro!”
Gesù lo permise. Gli spiriti maligni uscirono da quell’uomo ed entrarono nei maiali. Allora tutti quegli animali – erano circa duemila! – si misero a correre giù per la discesa, precipitarono nel lago e affogarono.
I guardiani dei maiali fuggirono e andarono a raccontare il fatto in città e in campagna. Perciò la gente venne a vedere che cosa era accaduto. Quando arrivarono vicino a Gesù, videro anche l’uomo che aveva avuto molti spiriti maligni: ora egli se ne stava seduto, era vestito e ragionava bene. Ed essi si spaventarono. Quelli che avevano visto il fatto raccontarono agli altri ciò che era successo all’indemoniato e poi ai maiali. Alla fine la gente supplicò Gesù di andarsene via dal loro territorio.
Gesù salì sulla barca. L’uomo guarito continuava a chiedergli di poter stare con lui, ma Gesù non glielo permise. “Torna a casa tua, – gli disse – dalla tua famiglia, e racconta agli altri quanto ha fatto per te il Signore che ha avuto pietà di te”.
L’uomo allora se ne andò via e cominciò ad annunziare in tutta la regione delle Dieci Città quel che Gesù aveva fatto per lui. E tutti quelli che lo ascoltavano erano pieni di meraviglia»2.

Scrive la nota rivista Focus in un articolo del 21 gennaio 2015: «Un tema, quello della salvaguardia del Creato, che sempre di più coinvolge le religioni consce del loro ruolo centrale nel sostenere visioni della vita che orientano i comportamenti degli esseri umani. «Impara a rispettare qualunque insetto, e avrai imparato a rispettare il mondo intero», dice il Dalai Lama e le parole di Papa Francesco non suonano diverse quando chiede di «avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo».

C’è qualcosa che non quadra.

Papa Francesco dice che “occorre rispettare le creature di Dio”, ma lo sa il Papa che i ripetitori di Radio Vaticana, la radio che diffonde la sua propaganda religiosa e politica, inquinano fortemente l’ambiente?

Lo sa che ci sono state delle denunce?

Certo che lo sa.

E invece di intervenire nei seminari per “i diritti umani per l’acqua”, esortando l’umanità a non distruggere “la nostra casa comune”, preservandola per le future generazioni, perché non interviene nei seminari per “I diritti umani contro l’elettrosmog?”

La cosa più contraddittoria e che sarebbe addirittura divertente, se non fosse assurda e tragica, è che proprio Radio Vaticana diffonde la parola del Papa sulla salvaguardia dell’ambiente. La stessa Radio le cui emissioni inquinano, dominando il paesaggio nel territorio di Cesano, ammonisce e insegna. E siccome al Papa ambientalista piace fare le cose in grande, una delle antenne ha perfino la forma di una croce che ruota di 360 gradi per irradiare nel mondo la meravigliosa parola di dio o di quel Cristo che fa seccare le ficaie improduttive.

E lo sa il Papa che l’incidenza tumorale, proprio guarda caso, nella zona dove ci sono le antenne di Radio Vaticana, è piuttosto elevata? O fa finta di nulla mentre parla di guerre che inquinano il pianeta e striglia le coscienze al rispetto del mondo?

Ci sono delle perizie che recitano: “L’esposizione di lungo periodo (oltre dieci anni) alle antenne di Radio Vaticana per i bambini sino a 14 anni di età, che hanno abitato nella fascia tra 6 e 12 km dalle onde, ha determinato un eccesso di incidenze di leucemie e linfomi”, perizie poi confutate da Veronesi che parla di non dimostrabilità di nessi tra le malattie e le antenne di Radio Vaticana. Intanto i tumori aumentano e la gente muore, l’ambiente continua ad essere inquinato, perché quando si è potenti si può fare quello che si vuole, anche inquinare e uccidere, predicando poi ipocritamente carità e amore, tuonando contro la guerra e la distruzione dell’ambiente.

Da quale pulpito sporco di sangue viene la predica. E che riviste, giornali e luminari proni al potere che abbiamo.

1Nuovo Testamento del Signor nostro Gesù Cristo, tradotto in lingua italiana da Antonio Martini, 1788, p. 195 dal Vangelo secondo Matteo, XXI, 19-20.

2 Matteo 8, 28-34; Luca 8, 26-39

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