Di Mary Blindflowers©
La fortezza, credit Mary Blindflowers©
Anonimi petifiati vista corta
senza volto, senza mete,
stolta sporta
di mediocrità,
affilati senza lama,
bisogno di guano che chiama,
ah foste vivi non avreste bisogno
del veleno,
vi dibattete dentro il buio pieno
del vostro stesso ano
confuso con la bocca.
Petifiati, sotto a chi tocca,
raccontatemi un’altra
bella petofilastrocca,
e non vi eliminerei,
siete pane per i versi miei,
senza di voi si rincitrullisce,
e chi vuol capire ora capisce.
La fine è l’inizio
ma non del vostro vizio.
https://antichecuriosita.co.uk/manifesto-destrutturalista-contro-comune-buonsenso/
Petifiati! Se vi fosse la possibilità di accettare le parole bastarde a componente mezza greca e mezza latina (a mo’ di ciò che avviene per TELE-VISIONE) incredibilmente proprio la parola italiana PERDIFIATO conterrebbe il calco semantico del neologismo coniato dalla Blindflowers! Guardatevi dai PERDA-PNEUMATA, ovvero PETI-FLATUS -per rimanere omogeneamente greci o latini, senza bastardismi (ché il mondo attuale ne è già saturo!!!) – : flatulenze cerebrali asfissianti!
Ode di esaltazione della vacuità orifiziale sterco emissiva! Eppure la vena lirica del bersaglio dei cerebro anali trova linfa inestinguibile nel guano che essi producono in un ciclo vitale ineluttabile!
Tecnicamente la poetessa vira verso una sorta di classicizzazione del rimato, stanti le reiterate rime alternate e baciate, ma l’asimmetria è un imprimatur costante nel mix di rime normalizzate ed assonanze scabre (guano – ano / volto – stolta) e di endostici/acrostici (mete – dibattete – siete).