Fuffa vintage truffa Bacco tabacco e cenere

Rare Vintage Exmoor Hunt Mixture Tobacco Tin, Broad Cut, 1930

Fuffa vintage truffa Bacco tabacco e cenere

Di Mary Blindflowers©

Rare Vintage Exmoor Hunt Mixture Tobacco Tin, Broad Cut, 1930

Rare Vintage Exmoor Hunt Mixture Tobacco Tin, Broad Cut, original 1930, credit Mary Blindflowers©

 

 

La magia dell’antiquariato consiste nel constatare che dietro anche il più piccolo e apparentemente modesto oggetto, esiste un mondo, un’antica curiosità da svelare.

Una scatola di latta per esempio, un poco arrugginita magari, dall’aspetto modesto, può passare quasi inosservata per alcuni, può rappresentare una piccola perla per altri che invece collezionano quella tipologia di oggetto, oppure semplicemente amano il vintage e l’antico.

In rete ci si imbatte in ogni sorta di venditori. Il profano può trovare inspiegabilmente lo stesso oggetto con la dicitura “raro” in vari siti. Il problema è distinguere il vero dal falso. In alcuni casi è semplice, in altri molto più complicato.

Torniamo alla nostra scatola di latta che ha bisogno di una piccola premessa.

I primi studi sui danni del fumo sono stati fatti negli anni 50, tra il 1950 e il 1953. Nell’anno successivo Cuyler Hammond e Daniel Horn, due scienziati dell’American Cancer Society, realizzarono un test su 187.776 uomini tra i 50 e i 69 anni. I risultati furono sorprendenti: scoprirono che i fumatori presentavano un rischio di morte superiore del 52%  rispetto a quello dei non fumatori. Ovviamente non mancarono i negazionisti, coloro che negavano i pericoli del fumo sulla salute umana. I produttori di sigarette avevano tutto l’interesse a che non si sapesse che il fumo causa il tumore al polmone e altri perniciosi, chiamiamoli così, “inconvenienti”, tipo danni all’apparato vascolare e circolatorio, ai reni, all’esofago, etc. Tuttavia le ricerche proseguirono e negli anni Ottanta si decise di mettere nei pacchetti di sigarette le informazioni sui danni provocati dal fumo, etichette che leggiamo anche oggi, tipo: “il fumo nuoce gravemente alla salute”, “Warning, smoking can damages your health”, etc.

Il primo periodo sul fumo si chiude con gli anni 50, epoca in cui il cinema esalterà il fumo come trasgressione e erotismo con divi che fumano in continuazione in maniera quasi ossessiva. Le industrie del tabacco cercheranno di tacerne i pericoli, dato che il fumo è un enorme business; il secondo periodo post anni 50 imporrà le avvertenze negli annunci pubblicitari, fino ad arrivare alla terza fase, agli anni 80, epoca in cui il cancro diventa ufficiale anche nei pacchetti e nelle scatole di sigarette che appunto, per la prima volta, come si è detto, iniziano a recare la scritta sugli effetti perniciosi del tabacco.

Vi chiederete cosa c’entra tutto questo con la nostra scatola di latta.

Non è storicamente possibile che un “tin” originale degli anni 20 che conteneva tabacco, rechi la scritta: “Attenzione, il fumo può danneggiare la vostra salute”, in nessuna lingua, perché negli anni 20 le ricerche sulla pericolosità del fumo non erano ancora state nemmeno ufficialmente iniziate, figuriamoci se avrebbero mai potuto mettere quella scritta sui contenitori di tabacco.

Quindi se la scatola reca quella scritta è una riproduzione che molti spacciano per autentico vintage, mentre in realtà vale pochi spicci.

Ogni oggetto ha una storia che non mente.

Bacco, tabacco e cenere nel vintage fuffa truffa non reggono il confronto con un minimo di storia essenziale.

https://antichecuriosita.co.uk/manifesto-destrutturalista-contro-comune-buonsenso/

Post a comment