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La favola di Re Sbrizzio e Suor Caghetta, Thinking Man Edizioni, 2023, credit Antiche Curiosità©
La favola di Re Sbrizzio e Suor Caghetta, Thinking Man Edizioni 2023, disponibile anche su Amazon
Dettagli prodotto
ASIN: B0BVDW5VCD
Editore: Thinking Man (12 febbraio 2023)
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 124 pagine
ISBN-13: 979-8375681351
Peso articolo: 209 g
Dimensioni: 13.97 x 0.76 x 21.59 cm.
Libro illustrato a colori, note critiche di Andreas Finottis, Mariano Grossi e Paolo Durando.
Sinossi:
Donna Marimi da Parma, soprannominata dal popolo Suor Caghetta, della potente dinastia sacerdotale dei Tirrini imparentati coi Lisciapacche a loro volta parenti dei Lisciasedie e dei Facciaguano della schiatta dei Ladrincasa, grandi e potenti signori legati al sovrano di Gnalobo, Sua Maestà Sbrizzio, un giorno con l’aiuto del sovrano, decide di rubare “I ciliegi nei collegi”, libro del povero poeta squattrinato Elliot. La favola così prende vita, la satira del potere baronale è servita…
Note critiche in postfazione di Andreas Finottis, Mariano Grossi, Paolo Durando.
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Prevale l’aspetto satirico in questa favola di Re Sbrizzio e Suor Caghetta dove la comicità e l’ironia vengono utilizzate per ridicolizzare i potenti e i loro lacchè. Inoltre, nonostante l’apparente ambientazione medievale, l’autrice Mary Blindflowers astrae la vicenda narrata dal tempo e dallo spazio, togliendo al lettore la rassicurante sensazione che siano vicende relegate in altre epoche, riuscendo a rappresentare come certi comportamenti esistano in ogni epoca o latitudine, quando un essere umano accetta e si adegua alle prevaricazioni, al servilismo verso il potente che attacca chi non si adegua al suo piccolo o grande mondo… (Andreas Finottis).
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Con spirito mordace e mai fiacco nella ritmica diegetica così come nelle sezioni mimetiche, la Blindflowers, servendosi di toponomastica facilmente anagrammabile per rintracciare località reali e nomignoli rivelatori dei veri e storicamente inquadrabili protagonisti di una vicenda stravolta in cuento de hadas, per dirla con i castigliani, mette a facile soqquadro il mondo accademico-peripatetico italiota. Ben vengano dunque le macchiette raccontate con la verve ed il ritmo dedicati ai Re Sbrizzio, a Suor Caghetta e ai potenti protettori mafio-mortadellari alla Rodirp, se servono a farci capire quale deriva ha imboccato la cultura italiana… (Mariano Grossi).
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In “La favola di Re Sbrizzio e suor Caghetta” appare incontenibile la vena satirico-grottesca di Mary Blindflowers, in una corposità linguistica che ci riporta alle poesie di “Cristo era femmina” (non mancando del resto i versi, ad elevare il registro della narrazione nei momenti culminanti). Si tratta di una “favola”, appunto, che, attingendo ad un’esperienza realmente vissuta, restituisce senza infingimenti la realtà di un mondo culturale in cui la cultura stessa, che dovrebbe essere anche umiltà, rispetto, valorizzazione reciproca, è vanificata, privata della sua stessa ragion d’essere. Nel gioco efferato degli “ego” in campo, pronti, pur di emergere e consolidare posizioni di prestigio, non ci si ferma di fronte a nulla, in questo caso al plagio, al disconoscimento, all’adulazione come prassi e voluttà… (Paolo Durando).
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti
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