Io detesto i poeti

Io detesto i poeti
Mary Blindflowers©   Che le definizioni siano sempre abominevoli nella loro finitezza, si intuisce dalla pochezza di certe etichette, di certe auto-promozioni tese all’esaltazione più totale del sé. Mi viene una specie di orticaria di fronte a personaggi che si auto-definiscono “poeti”, lo scrivono nei loro profili social e pretendono pure dagli altri che vengano […]View post →

Veramente il divismo è malattia antica

Veramente il divismo è malattia antica
Di Mary Blindflowers©     Il divismo è una malattia antica. Si racconta che durante l’Ecyra di Publio Terenzio Afro, alcuni spettatori abbiano abbandonato lo spettacolo per assistere ai giochi dei gladiatori. La commedia fu riproposta nel 160 a.C. insieme agli Adelphoe, ma anche quella volta fu un autentico fiasco. Soltanto al terzo tentativo, per […]View post →

L’arte destrutturalista, una ferita

L'arte destrutturalista non consola, è una ferita
Di Mary Blindflowers©   Lo scopo del Destrutturalismo è la ricerca di un significato che vada contro il comune buon senso, e giocosamente destrutturi per ricostruire nuovi spazi di libertà e di denuncia che sfondino nell’oltre irripetibile. Si procede con l’inessenzialità del senso per due motivi, primo il senso a cui siamo mentalmente abituati, la […]View post →

Intellettuali e censura

Intellettuali e censura
Di Mary Blindflowers©   L’intellettuale medio mediocre che gioca a fare lo snob in pubblico e diventa accomodante in privato, che ti censura se fai qualche intervento contro le cristallizzate posizioni del suo gruppetto clientelare di riferimento, evitando le polemiche, dice lui, le discussioni, per una pacifica ed unilaterale convivenza che implica la non accettazione […]View post →

Errare humanum est, sed perseverare diabolicum

Politics and nature, mixed media on canvas by Mary Blindflowers©
Di Mary Blindflowers©     La letteratura è una traslazione di vita alterata, modificata e simbolizzata che marchia la pagina bianca, esulando dall’esperienza da cui può essere stata generata, per diventare messaggio che abbia un tono universale. L’autore ha un ruolo che spesso è esagerato nella dinamica del nome. Si compra un libro se chi […]View post →

La retorica italiota ai tempi di Justus

Justus, V. Macchi di Cellere All'ambasciata di Washington, Bemporad & Figlio, 1920
Di Mary Blindflowers©   V. Macchi di Cellere all’ambasciata di Washington, memorie e testimonianze, a firma Justus, venne pubblicato dalla Bemporad & Figlio Editori, nel 1920. Secondo alcuni sotto lo pseudonimo di Justus si celerebbe Italo Svevo, ma non è affatto sicuro, occorrerebbe fare indagini più approfondite per appurarlo. Il difetto del libro è che […]View post →