Di Marco Fiori© Franco Donati e i taccuini della memoria Chi non ha mai pensato, almeno una volta, di tenere un diario? Magari da bambini suggestionati dalla scoperta del “Giornalino di Gian Burrasca” o, più tardi, per il desiderio di esternare piccoli segreti o timide speranze. Alcune persone, fra quelle con particolari doti […]View post →
Di Mary Blindflowers© Il comune buon senso ha impellente e costante necessità dell’ufficializzazione del senso, del filtro accreditato attraverso il quale è possibile ostentare un parere, al 90 per cento, finto. C’è un sostanziale e vuoto dilettantismo di massa che impedisce la fruizione della vera arte. L’arte diventa un oggetto soggetto al crisma incontestabile […]View post →
Di Pierfranco Bruni© Soltanto la percezione ci permette di non “assoldare” esistenzialmente i luoghi comuni del pensiero, nei quali siamo stati incatenati da una cultura fatta e scritta da altri. Un “esorcismo” che non condivido. Ho la necessità di non ripetere ciò che altri hanno già ripetuto. Ho il bisogno di una sensibilità che mi […]View post →
Andrea Finottis© . Stato di polizia, anni di piombo . Il Pci di Berlinguer è quello che ha dato il via libera a Cossiga per perseguitare tutti quelli a sinistra del Pci e instaurare uno stato di polizia, con arresti di massa arbitrari, torture e agenti che sparavano sui manifestanti. Ero giovanissimo ma […]View post →
Di Pierfranco Bruni© L’antropologia ha dei modelli valoriali profondi che attraversano elementi che interessano in modo particolare il concetto di “memoria”, di “tempo”, ma anche la definizione di futuro, perché nel momento in cui poniamo al centro l’uomo, o gli uomini, ovvero l’antropos, poniamo al centro il senso della comunità dei popoli e delle […]View post →
Di Mary Blindflowers© Post-informazione, post-notizia, post-filosofia sapienziale, post-tutto-vuoto, post-niente, post-truffa-fuffa. Viviamo col non-senno di poi, col buon senso dell’attimo che non ha di fatto alcun senso logico e compiuto se svincolato dalla logica del ragno che tesse arditamente la tela del guadagno poco sublime e un poco incline all’inganno mediatico. La saggezza popolare recita […]View post →
Di Mary Blindflowers© Nell’epoca della ridiscussione di ogni senso che prima si dava piuttosto per scontato, l’innocuità dell’arte diventa un difetto grave che viene coperto dalla bellezza estetica. Se l’incisione, la figurazione, la scrittura e la scultura del bello un tempo avevano un senso politico legato al committente dell’opera, se uno scultore doveva celebrare […]View post →
Di Marco Fiori© A chi colleziona stampe d’arte succede talvolta di sentirsi domandare quanto “può valere” un determinato foglio di grafica. Quasi sempre la domanda viene rivolta da conoscenti occasionali che hanno in casa qualche quadro o qualche stampa, ereditata o capitata loro chissà come. A volte può accadere di sentirsi imbarazzati a rispondere […]View post →
Mariano Grossi© Iliade, XVIII, un’interpretazione destrutturalista Iliade Libro XVIII Esametri 609 (324 epici 21 prodrammatici 264 drammatici) Interventi 25 (epici 4 prodrammatici 21, di cui 13 interdrammatici) N. Confini dei quadri Successione ed estensione degli interventi Categoria degli esametri (epici, prodrammatici, drammatici) Estensione del quadro I 1–34 Achille 9 Antiloco 4 […]View post →
Mary Blindflowers© . Bookshop, quando ti rubano i sogni . Quando ti rubano i sogni resta l’incanto di ciò che hai perduto, resta la meta raggiunta e sfuggita, lasciata al destino che avversa tutto di scuro. Quando la forza politica spezza le reni ai tuoi ideali di carta, resti da solo a […]View post →