
Presenze, credit mary Blindflowers©
Pinkella va dal Direttore
Giuseppe Ioppolo©
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La sala d’attesa:
Per essere la sala attesa d’un ufficio pubblico è una bella sala d’attesa. Arredata con gusto. Poltroncine e divanetti in vimini d’un bianco anticato. Alle pareti della sala e su quelle del corridoio sono appese vecchie stampe del secolo XVIII e XIX. Rappresentano una città che doveva essere molto bella, un tempo. I signori in sala d’attesa tengono un numerino cifrato in mano e, di tanto in tanto, danno un’occhiata a un display che annuncia una sigla. Pinkella va avanti e indietro, poi vede sul display il numero del suo biglietto. Bussa. La porta si apre. Entra. Il Direttore Generale sta dietro una scrivania.
«Buon giorno».
«Buongiorno Direttore».
«Buongiorno, lei è la dottoressa?»
«Pinkella, Direttore».
«Bene, cosa posso fare per ella… ehm… lei?»
«Per me niente… Io appartengo alla famiglia dei Pink… E come sicuramente saprà i Pink non hanno mai chiesto niente per sé stessi».
«Praticamente mi vorrebbe dire che sono dei fessi?»
«Fossi in lei non ci spererei tanto, signor Direttore. Ma la prego, si sieda e ascolti questo bel racconto».
«Aspetti…, aspetti. Prima di cominciare ha ben altro da raccontare. Intanto da dove proviene, ha ella, pardon lei, un pedigree di famiglia nobiliare?»
«No, sono figlia di Nessuno».
«Non scherzi…, non può…, Nessuno fu Ulisse, personaggio della preistoria».
«Storia antica, Direttore!»
«Embè? preistoria o storia antica sempre preistoria è, per me che non ho letto mai un libro di storia… Buona questa… Mi scusi… dottoressa?»
«Pinkella».
«Avrà almeno un padrone padrino o un padrino padrone di riferimento?»
«Non ho padrini padroni e nemmeno padroni padrini».
«Benedetta gioventù! Però, mi ascolti, almeno conosce un parroco, un sindaco, un assessore, un consigliere? Chi devo scrivere che la manda?»
«Mi manda Nessuno».
«Dottoressa, come glielo devo ripetere che non è possibile! L’on. Nessuno non esiste. Un onorevole è sempre qualcuno anche quand’è una deiezione… Bella questa! E ora risponda: come la posso aiutare?»
«Non sono qui per chiedere d’essere aiutata».
«Ma allora cosa vuole? Proprio non capisco! Non è raccomandata da nessuno… non ha un pedigree… non fa chicchirichì e allora cos’è venuta a fare qui? Cosa vuole? Risponda e non mi faccia perdere tempo».
«Giustizia voglio, Direttore. Solo giustizia».
«Io sono la Giustizia. Mi racconti. Qualcuno le ha mancato di rispetto? Mi faccia una relazione circostanziata di quanto accaduto che gliela sistemo io la stecca al bruto… Ahahah non faccia caso alla rima… Però, se non avessi studiato le scienze sociali avrei fatto il poeta. Senta questa: s’io fossi foco arderei lo mondo, s’io fossi vento lo tempesterei, s’io fossi Cecco come sono e fui le donne belle terrei per me, le vecchie e laide lascerei altrui».
«Direttore non ha capito… mi deve lasciare parlare. Non voglio la sua giustizia del k…!»
«Dottoressa le ho appena chiesto di farmi una relazione circostanziata dei fatti accaduti con nomi e cognomi. Sarò inflessibile. Non tollero che nella mia azienda sanitaria possano accadere fatti che ne oscurino il buon nome».
«Va bene cominci a scrivere:
UNA STORIA DI VIOLENZA
Personaggi ed interpreti:
DIRETTORE GENERALE
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
DIRETTORE SANITARIO».
«Ma cosa sta dicendo? Stia attenta a come sparli».
«Non si sta sparlando di lei, direttore, almeno fino adesso. Poi chissà, non glielo prometto, dipende. Però mi lasci continuare. Ecco, la vede questa mail? È firmata dal suo direttore amministrativo. Sposta, con effetto immediato, la dottoressa Ferrantini Marianna, tutta inchini, sorrisi e panna montata, dalla Unità Operativa X a quella Y. Non è stato fatto un bando, non si attinge a nessuna graduatoria. A giustificazione dell’atto solo la volontà della dottoressa Ferrantini e quella del direttore amministrativo. Un atto che straccia il diritto pubblico e fa diventare gli atti di quest’ente una faccenda privata».
«Dottoressa Pinkella, le ricordo che la paghiamo per le sue competenze mediche non per quelle amministrative… Se trova qualcosa da ridire sulle procedure adottate dall’Administrative Director – l’ho pronunciato correttamente? Leggo dal suo curriculum che ascolta, scrive e parla un inglese fluente…, si rivolga a un avvocato. Posso anche suggerirle un avvocato mio amico, Agostino Cipollotti, morto di fama e di fi… ehm, fame. Però, un azzeccagarbugli di successo. Mai azzeccata una sentenza a nostro favore… (continua).
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti