
Il drago, disegno su carta, Mary Blindflowers©
Il conservatorismo del fantasy
Mary Blindflowers©
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C.S. Lewis è stato insegnante di letteratura inglese a Oxford prima di trasferirsi a Cambridge.
Philip Pullman ha studiato ad Oxford ed è rimasto fortemente legato all’ambiente accademico. A Pullman è stato conferito l’Ordine dell’Impero britannico nella lista d’onori del capodanno 2004.
J.K. Rowling descrive ambientazioni che ricordano molto Oxford, anche se non ha studiato lì. Hogwarts, con i suoi collegi antichi, le sale da pranzo maestose e il sistema di case, è chiaramente ispirata alle università britanniche più prestigiose, tra cui Oxford e Cambridge. Alcuni luoghi specifici, come la Bodleian Library e il Christ Church College, hanno influenzato l’immaginario visivo di Harry Potter, tanto che alcuni film sono stati girati proprio lì.
J.R.R. Tolkien ha studiato a Oxford interessandosi alla filologia e alle antiche saghe e leggende nordiche. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, è tornato ad Oxford, dove ha insegnato prima inglese medievale (1925-45), poi lingua e letteratura inglese (1945-59).
Nel sito dell’Università di Oxford è scritto, testuale:
Oxford is a natural home to fantasy literature with those who worked or studied here having written so many famous and influential texts (e.g. Lewis Carroll [C. L. Dodgson], C. S. Lewis, J. R. R. Tolkien, Susan Cooper, Diana Wynne Jones, Alan Garner, and Philip Pullman to name but a few) – leading to the notion of an ‘Oxford School of Fantasy’. These lectures, short talks, and interviews seek to take listeners into these works and these writers and beyond.
Oxford è una sede naturale per la letteratura fantasy, con coloro che hanno lavorato o studiato qui e hanno scritto così tanti testi famosi e influenti (ad esempio Lewis Carroll [C. L. Dodgson], C. S. Lewis, J. R. R. Tolkien, Susan Cooper, Diana Wynne Jones, Alan Garner e Philip Pullman, per citarne solo alcuni), che hanno portato alla nozione di una “Oxford School of Fantasy”. Queste lezioni, brevi discorsi e interviste cercano di portare gli ascoltatori in queste opere e in questi scrittori e oltre.
Da queste frasi si deducono due cose.
1 Gli ambienti conservatori o comunque mainstream amano il fantasy e tendono alla sua programmatica esaltazione, nonché esposizione mediatica, propaganda e diffusione. Questo perché il fantasy, utilizzando una simbologia piuttosto elementare, riesce ad arrivare anche a menti che non sanno decodificare il simbolo. Nel caso del fantasy la decodificazione non è infatti necessaria, perché i simboli sono espliciti, non ambigui come nel caso della letteratura simbolica.
2 il mainstream oxfordiano mette sullo stesso piatto della bilancia un autore che fa letteratura simbolica e fiabesca come Lewis Carroll e altri come Tolkien, Pullman, etc. che invece hanno scritto fantasy la cui simbologia è davvero elementare. Per un processo di assimilazione, che fa di tutta l’erba un fascio, si buttano nello stesso calderone autori molto differenti, a onore e gloria del conservatorismo inglese. Ma Alice nel Paese delle meraviglie, il capolavoro di Carroll, che ad Oxford insegnava matematica, non può essere paragonato in nessun modo a The Hobbit o a Il signore degli anelli o peggio ancora alle scadenti opere di Philip Pullman, o alle Cronache di Narnia di C.S. Lewis, né per intenzioni, né per simbologia, né per profondità.
Alice nel Paese delle meraviglie non è un fantasy, ma un capolavoro dell’assurdo letterario, ha una profondità simbolica tesa alla critica delle istituzioni e della società vittoriana e perfino della monarchia. Alice non esprime affatto una visione del mondo conservatrice e oxfordiana, nonostante il discusso e scandaloso Carroll abbia studiato alla Christ Church di Oxford e insegnato per anni ad Oxford. Anche Wilde ha studiato ad Oxford, precisamente al Magdalen College, ma non era di certo un conservatore. Resta il fatto che studiare in università prestigiose o essere in qualche modo legati a tali università e a tali ambienti, garantisce il successo letterario, indipendentemente dai contenuti dell’opera. Tutto il mondo è paese e il paese appartiene alla casta.
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti