
Libri antichi, credit Antiche Curiosità©
Giustina Settepunti©
Libri, l’importanza della carta
Di cosa è fatto un libro?
Carta per le pagine interne, che può essere di diverso tipo e differente grammatura; per la copertina si può avere cartoncino, cartone pressato, tessuto (lino o tela), pelle o similpelle, plastica PVC.
La rilegatura può essere incollata, cucita in fascicoli o in filo refe, cartonata, a spirale o anelli metallici. In genere oggi si usano colle termiche o poliuretaniche oppure filo di cotone o sintetico.
I rivestimenti e i dettagli extra possono avere sovraccoperta di carta o plastica. La copertina può essere plastificata, opaca o lucida per una migliore resa estetica, può avere incisioni e stampe a caldo, decorazioni argentate o dorate, serigrafie in rilievo, segnalibro in carta o tessuto, cofanetto.
Ci possono essere elementi speciali in un libro, come i tagli colorati o dorati, stampe a colori e illustrazioni, carte di guardia, ossia fogli decorativi all’inizio e alla fine del libro.
Ma andiamo per ordine, prendiamo in primis in esame la carta. Quali sono i criteri per distinguere una carta di qualità da una carta di pessima qualità?
Innanzitutto occorre sapere che ci sono diversi tipi di carta:
Carta patinata: Liscia, con una finitura lucida o opaca, usata per libri illustrati. Ha una superficie liscia e trattata per esaltare i colori. Può essere lucida (per foto e immagini brillanti) o opaca (per un effetto più morbido). Usata in libri fotografici, cataloghi d’arte e riviste di alta qualità. Teme particolrmente l’umidità perché le pagine, in caso prendano umido, tendono ad incollarsi tra loro, rovinandosi.
Carta uso mano: Più naturale, senza patinatura, usata per narrativa e saggistica.
Carta speciale: (cotone, pergamenata, avoriata, ecc.): Spesso usata per edizioni pregiate.
Tra le carte speciali ricordiamo:
Carta Pergamenata, creata per imitazione della pergamena tradizionale. Ha un aspetto elegante, leggermente trasparente e con venature. Viene usata per documenti ufficiali, diplomi o edizioni speciali. Angelo Fortunato Formiggini per le copertine dei Classici del ridere usava un cartoncino pergamenato leggero, di color avorio-crema, che conferiva un aspetto raffinato senza appesantire il libro. Non si trattava di una copertina rigida, ma era abbastanza robusta da proteggere le pagine se conservata con cura.
Carta Filigranata, contiene segni visibili in trasparenza (filigrana). Spesso è usata per certificati, banconote e edizioni limitate. Qualità molto alta, resistente e raffinata. Questo tipo di carta veniva ampiamente usata nei libri antichi, soprattutto tra il Medioevo e il XIX secolo. Dal Medioevo al Rinascimento (XIII-XVI sec.), la carta filigranata era comune nei manoscritti e nei primi libri a stampa, come gli incunaboli. In Età Moderna (XVII-XVIII sec.) veniva utilizzata nei libri di pregio e nelle edizioni ufficiali. Nel XIX secolo era ancora presente in edizioni di lusso, ma meno diffusa con l’industrializzazione della carta.
Perché si usava la carta filigranata?
Le filigrane erano un segno di carta pregiata, realizzata a mano. Spesso questo tipo di carta conteneva il marchio del produttore. Le cartiere inserivano le loro filigrane come firma e garanzia. Infatti guardando le pagine di certi libri antichi in controluce, è possibile vedere chiaramente un marchio.
Questo tipo di carta offriva garanzie di resistenza e durabilità. Poteva essere anche vergata (con sottili linee parallele, dette, appunto, vergature), molto robusta. Sensazione tattile raffinata, usata per inviti, lettere di pregio e edizioni speciali.
Carta Avoriata. Ha un colore leggermente giallino per affaticare meno la vista. Tipica nei libri classici e nelle edizioni di lusso. Elegante e più calda rispetto alla carta bianca standard… (continua)
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti