Preservare i libri dall’umidità

Preservare i libri dall'umidità

Preservare i libri dall’umidità

Preservare i libri dall'umidità

Raro libro antico con piccoli buchi di tarlo, credit Antiche Curiosità©

 

Giustina Settepunti©

Preservare i libri dall’umidità

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I libri antichi possono essere attaccati da diversi tipi di parassiti, che si nutrono della carta, della colla, della pelle delle rilegature e di altri materiali organici presenti nei volumi. Ecco i principali:

Insetti
1. Pesciolini d’argento (Lepisma saccharina) – Si nutrono di carta, colla e materiali contenenti amido. Amano l’umidità e possono causare danni significativi.
2. Termiti – Possono scavare gallerie nei libri, distruggendoli completamente. Sono particolarmente pericolose nei climi caldi e umidi.
3. Anobidi del legno (Anobium punctatum, noto anche come tarlo dei libri) – Le larve scavano gallerie nella carta e nel legno delle rilegature, lasciando fori caratteristici.
4. Dermestidi (Anthrenus verbasci e altri) – Si nutrono di materiali animali, come la pelle e la colla delle rilegature in cuoio.
5. Blatte – Attratte dall’umidità e dalle sostanze organiche presenti nei libri, possono rosicchiare la carta e sporcarla con le loro deiezioni.

Ovviamente, se non viene conservata in condizioni ottimali, la carta può sviluppare altri problemi, muffe e funghi possono macchiare e indebolire la carta, oltre a rilasciare spore dannose per la salute umana.
Gli acari della polvere non si nutrono direttamente dei libri, ma possono proliferare in ambienti polverosi e umidi, contribuendo al deterioramento dei volumi.

Come Proteggere i Libri, specie se antichi dall’umidità?

Innanzitutto è bene controllare che l’umidità si aggiri tra il 40% e il 55% e la temperatura possibilmente sotto i 20°C. Anche una pulizia regolare degli scaffali può essere utile. La pulizia dei libri va fatta con un pennello morbido in fibre naturali. Occorre inoltre usare materiali adatti per la conservazione, come scatole a pH neutro e buste di carta trasparente assolutamente prive di acidi.
Ho visto dei post assurdi nei social, scritti da gente che consiglia il sale da cucina sui libri per evitare che assorbano umidità! NON USATE MAI SALE SA CUCINA! Si usa invece il salgemma è il cloruro di sodio (NaCl) estratto direttamente da giacimenti sotterranei di origine evaporitica, mentre il sale da cucina è spesso derivato dall’evaporazione dell’acqua marina o dalla raffinazione del salgemma stesso, con eventuali aggiunte di additivi come lo iodio o antiagglomeranti.
Il salgemma ha una certa capacità igroscopica, cioè può attirare e trattenere l’umidità dall’aria, ma in misura limitata rispetto ad altri materiali come il cloruro di calcio o la silice. In ambienti chiusi e poco ventilati, può aiutare a ridurre leggermente l’umidità, ma è una soluzione preventiva, ossia se avete delle stampe antiche e dei libri, potete mettere del salgemma in un sacchetto traspirante o in un contenitorino forato e posizionarlo discretamente dentro la libreria o lo schedario, ma ovviamente non è molto efficace per problemi seri di umidità o muffa per i quali si richiede un intervento mirato e specifico, specie se i libri sono già compromessi.
Altre sostanze usate per assorbire umidità sono: cloruro di calcio (usato nei deumidificatori casalinghi); bicarbonato di sodio (assorbe odori e una piccola quantità di umidità); gel di silice (spesso presente nei sacchetti anti-umidità).
In caso di ambienti particolarmente umidi occorre dotarsi di un deumidificatore elettrico.

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