Le parti del libro

Le parti del libro

Le parti del libro

 

Le parti del libro

Settecentina, credit Antiche Curiosità©

 

Giustina Settepunti©

Le parti del libro

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Tutti sappiamo cosa sia un libro, un oggetto ma non solo, un’esperienza, ma non solo, un’avventura che può essere piacevole, noiosa, suggestiva, etc. Ma anche sapere di quali parti un libro si compone, è importante. Oltre alla copertina, che, come sappiamo può essere rigida o flessibile e contenere una o più illustrazioni o non contenerne affatto, oltre alla quarta di copertina, dove in genere si mette una sinossi, una micro-biografia dell’autore o stralci del libro; oltre al dorso chiamato anche costa, dove è stampato il titolo e il nome dell’autore, in modo da renderlo visibile quando viene posizionato su una scaffale, ci sono i meno noti: risguardi (o sguardie), ossia fogli incollati tra copertina e libro per rinforzare la rilegatura; il taglio, bordo delle pagine (può essere superiore, anteriore o inferiore). Alcuni libri antichi hanno tagli decorati, dorati e colorati. Alcuni editori ripropongono oggi, specie nelle edizioni di lusso, la colorazione o doratura dei tagli, per impreziosire l’edizione e renderla esteticamente più gradevole.
Per quanto riguarda le parti interne del libro si notano:
Occhiello o mezzotitolo: si trova solitamente in una pagina che precede il frontespizio e riporta solo il titolo del libro. I libri contemporanei a volte non hanno l’occhiello. Molti editori lasciano al frontespizio l’incombenza di iniziare il libro. L’occhiello può essere percepito come una raffinatezza la cui assenza non pregiudica la struttura del libro stesso.
Frontespizio: pagina con titolo, autore, editore e a volte il luogo e l’anno di pubblicazione. I frontespizi dei libri antichi sono spesso finemente decorati con incisioni in rame che impreziosiscono il volume.
Colophon: Pagina con informazioni tipografiche, copyright, edizioni e dettagli sulla stampa.
Epigrafe: Si tratta di una citazione, in genere posizionata nella parte iniziale del libro, dopo il frontespizio. L’epigrafe è destinata al lettore, ma non è indispensabile.
Dedica: La si può trovare dopo il frontespizio, contiene una breve frase per omaggiare una persona. È assolutamente opzionale. Può essere di carattere pubblico, ringraziamento a scrittori, accademici, etc., oppure essere una dedica privata a familiari e amici.
Indice: Elenco dei capitoli e delle sezioni con il numero di pagina corrispondente. L’indice può anche essere posizionato alla fine.
Prefazione: Introduzione in genere fatta da una persona diversa dall’autore per spiegare il contesto del libro.
Introduzione: Parte iniziale che introduce il lettore ai contenuti del libro, in genere scritta dall’autore.
Capitoli o sezioni: Struttura principale del libro, suddivisa in argomenti o parti.
Appendice: Sezione aggiuntiva con informazioni supplementari.
Bibliografia: Elenco delle fonti citate o consigliate per approfondire il tema. Si usa generalmente nella saggistica e negli articoli specialistici. Alcuni saggi divulgativi non hanno bibliografia perché sono approssimativi. Anche i saggi divulgativi infatti dovrebbero sempre indicare la fonte da cui sono tratte le informazioni contenute nel libro.
Glossario: Elenco di termini tecnici con definizioni, utile nei libri scientifici o accademici.
Indice analitico: Elenco dettagliato degli argomenti trattati, con riferimenti alle pagine.
Postfazione: Commento sul testo, ma fatto alla fine, generalmente da persona diversa dall’autore.

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