Le incongruenze di Wilde

Le incongruenze di Wilde

Le incongruenze di Wilde

Le incongruenze di Wilde

Antique Engraving Print, credit Antiche Curiosità©

 

Le incongruenze di Wilde

Mary Blindflowers©

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Leggendo An ideal husband di Oscar Wilde ho rilevato una certa incoerente inverosimiglianza. In sintesi, Sir Robert Chiltern, politico rispettabile e uomo “esemplare”, nasconde un terribile segreto: la sua fortuna è iniziata con un atto di corruzione, avendo venduto in gioventù informazioni riservate su un progetto governativo. Mrs. Cheveley arriva a Londra con una lettera che prova il crimine passato di Sir Robert e ricatta il politico. La ricattatrice è molto intelligente oltre che dedita ad azioni disoneste, ma si presenta in società con una spilla rubata che ha pure l’accortezza di perdere. È effettivamente curioso che Mrs. Cheveley, dopo aver rubato un oggetto così compromettente, decida di indossarlo e mostrarlo in pubblico. Una persona realmente accorta probabilmente avrebbe nascosto la spilla o se ne sarebbe sbarazzata subito per evitare rischi. Da un punto di vista logico, questa scelta appare del tutto inverosimile, come appare inverosimile anche la scena in cui la ladra non riesce a staccarsi da dosso la spilla perché non conosce la levetta che permette di levarsela.
Wilde utilizza la spilla come un deus ex machina per risolvere il conflitto. Lord Goring riconosce l’oggetto, lo usa per smascherare Mrs. Cheveley e ribaltare la situazione. Questo dispositivo narrativo è funzionale alla trama, anche se compromette parecchio la coerenza logica.
Ovviamente è impossibile che Wilde che nei romanzi e nei racconti costruisce trame perfette, non si sia reso conto dell’incongruenza di queste scene.
A questo punto una domanda si impone. Quali erano le esigenze del teatro vittoriano, e perché Wilde ha palesemente rinunciato a mettere in scena una trama coerente?
Nel teatro vittoriano, la verosimiglianza non era considerata essenziale quanto lo erano il ritmo, la tensione e il dialogo brillante. Wilde, nelle opere destinate alla rappresentazione scenica, sacrificava spesso la coerenza logica per dare priorità all’effetto drammatico, alle battute brillanti. An ideal husband è inoltre un’opera influenzata dalle strutture melodrammatiche, che spesso incorporavano elementi improbabili o artificiosi per mantenere alta la tensione. Il pubblico vittoriano era abituato a queste forzature, che facevano parte del divertimento teatrale ma che oggi appaiono come vere e proprie toppe.
Il valore delle opere teatrali di Wilde  non è comunque minimamente inficiato da queste “toppe”, perché rappresentano un universo complesso e profondo. I personaggi sono sempre ambivalenti e riflettono la perfetta ipocrisia della società vittoriana in cui niente e nessuno è ciò che sembra:
Sir Robert è presentato come un marito e politico perfetto, ma la sua reputazione impeccabile è costruita su un atto di corruzione giovanile.
Lady Chiltern incarna un ideale di perfezione morale e giudica il marito severamente per il suo errore passato. Tuttavia, alla fine accetta di perdonarlo e di mantenere segreto il suo crimine. Questa trasformazione, sebbene plausibile dal punto di vista umano, può essere vista come un’incongruenza rispetto ai suoi principi iniziali.
Lord Goring, in cui probabilmente Wilde si identificava, è presentato come un personaggio superficiale e disinteressato ai valori tradizionali, un dandy, ma si dimostra il più saggio e moralmente saldo, aiutando a risolvere i conflitti centrali.
Mrs. Cheveley è la principale antagonista e rappresenta la corruzione, il ricatto, la cattiveria, ma le sue azioni mettono in evidenza l’ipocrisia di altri personaggi. Pur essendo una manipolatrice, Wilde le attribuisce una intelligenza fuori dal comune e battute taglienti che evidenziano verità scomode, creando un personaggio difficile da catalogare come puramente malvagio.
Come nella maggior parte delle sue opere, Wilde non mira a una rappresentazione rigorosa della realtà. Del resto nemmeno il genio è perfetto. Conta il messaggio, la critica sociale e l’ironia che Wilde riservava a una società bigotta e arretrata che gli stava decisamente stretta.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Thinking Man editore

Libri Mary Blindflowers

 

Comments (3)

  1. Ioppolo Giuseppe

    Ecco che ci siamo quasi… le toppe sono toppe e in parte anche non lo sono: sono toppe funzionali alla rappresentazione scenica. Wilde è salvo. Le toppe pure…

    1. Destrutturalismo

      Lo sono, nessuno è perfetto, nemmeno un genio come Wilde, fatevene una ragione.

  2. Giorgio Infantino

    CITO: “Mrs. Cheveley è la principale antagonista e rappresenta la corruzione, il ricatto, la cattiveria, ma le sue azioni mettono in evidenza l’ipocrisia di altri personaggi. Pur essendo una manipolatrice, Wilde le attribuisce una intelligenza fuori dal comune e battute taglienti che evidenziano verità scomode, creando un personaggio difficile da catalogare come puramente malvagio.”

    Wilde, pure se con ben altra e geniale originalità, si muove anche nel solco della letteratura inglese a lui immediatamente precedente, di Fielding, ad esempio. Mrs Cheveley è in qualche modo “il grande uomo” (un criminale davvero esistito e che è trasceso perfettamemente da Fielding, che con i suoi ricatti teneva in scacco la Londra di fine Seicento. Ovviamente Fielding aveva di mira il governo Walpole, come Wilde la regina Vittoria. Umorismo tipicamente inglese e quasi premonitore, a ragione, del disastro.

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