
Harappan terracotta, credit Antiche Curiosità©
Giuseppe Ioppolo
Le strenne di Natale
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– Ciao
– Ciao
– Come stai?
– Sto. E tu?
– Sto. Senti…
– Sento…
– Ti andrebbe?
– Mi andrebbe…
– Ma… se non ti ho ancora spiegato cosa?
– Spiega…
– Per Natale…
– Di quale anno?
– Dell’anno che vuoi…, anche questo.
– Che devo fare?
– Tu niente…, solo la copertina.
– Non capisco…, sono un libro. Non faccio copertine.
– Logico… qualcuno ha fatto la tua copertina.
– E quindi?
– Avremmo pensato…
– Siete in tanti a pensare. Io non penso.
– Fammi finire, scemo…
– Sono anche cafone!
– Lo sappiamo… per questo vorremmo che la tua copertina entrasse nei libri indicati dal gruppo da regalare a Natale. Oh! Dio santo che faticaccia!
– Non è possibile!
– Perché?
– Io, non sono io…. In quel libro l’autore ha voluto che fossi Giufà. Un vero scavezzacollo oltre che cafone! E quella faccia che vedi in copertina è la faccia che mi ha dato l’editore.
– Quante storie! Ma se mettiamo la tua copertina, cioè la faccia che l’editore ha dato allo Giufà cafone e scavezzacollo, facciamo un bene anche all’editore che, pertanto, dev’essere contento…
– Certo. Ma anch’io devo essere contento…
– Sicuro. Contento d’essere una strenna di Natale!
– No… contento d’essere Settimino, Giufà. Cafone e scavezzacollo. Uno così non potrà mai essere una strenna natalizia. Meglio “Memorie straordinarie d’un libro vivente” o “Cristo era femmina” o “Tarocchi cosmogonici”.
– Ma questi non sono libri di Autori nostri amici…
– Ma sono libri validi… parola di Giufà… molto più educati e per bene di me. Sono libri più adatti a una strenna natalizia. Già nel titolo. Pensa un po’: Memorie straordinarie. S’intona con la ricorrenza del santo natale: è questa una memoria che viene replicata ogni anno. Il libro, lasciamelo dire, non c’entra niente con la memoria del santo Natale. Ma, credi a me, fa una bellissima figura. Non parliamo di “Cristo era femmina”. Già dal titolo entriamo in una dimensione spirituale che io, il cafone Giufà, non posso assolutamente trasportare nelle vostre strenne. Infine “Tarocchi cosmogonici”, il cui Autore è perfino defunto, si adattano come non mai ad un regalo natalizio. La grazia è già nel titolo, Tarocchi cosmogonici. Non senti il risuonare delle nenie natalizie che conferiscono a questo libro una magica atmosfera cosmologica? Tutti gli enti del creato presenti in questa dolce attesa: la natalità, esplosione cosmica di tarocchi, luce e amore!… che c’entro io con tutto questo?
– Sì, ma… la signora di Memorie non fa parte delle nostre amicizie…
– Credevo che nelle vostre strenne natalizie entrassero libri belli e interessanti… non i libri degli amici… degli amici.
– Siamo un gruppo, non una rivista letteraria…
– Scusa allora… avevo frainteso… e, se così è, posso ritornare alla mia occupazione principale: annari peri peri, stradi stradi. In italiano, vagabondare! Uno così vagabondo non potrà mai stare in una strenna di natale. Buona giornata e scusa tanto! Libri imbottiti, panini incartati, dolcetti illustrati, ma solo di amici! È tempo di strenne, la cultura non rende…salami appesi, libri non resi… fuffa con fuffa facciamo la muffa! Ah! Dimenticavo: Buon anno nuovo a tutti quanti!
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti