
La biografia del poeta arrivato, schizzo su carta Mary Blindflowers©
Lo scribacchio e l’inguacchio
Mary Blindflowers©
Un gruppo letterario facebook, uno dei milioni di gruppi nei quali puoi incappare nei social, di solito tutti uguali, noiosi, stereotipati, aderenti all’idea di uomini e donne perbene. Entro nell’antro dello scribacchio e dell’inguacchio e vedo che tutti si presentano. Illustri sconosciuti signora e signor Rossi, sciorinano le loro tintinnanti biografie, esperienze lavorative varie, drin drin, largo, largo, e mi chiamo così e mi chiamo cosà, e piripì e piripà, e ho scritto qui e ho scritto là, è tutto uno scivolar sui taffetà, tutto un autolisciarsi i baffi nella totale epistassi del senso. Non so se mi facciano più ridere i commenti estasiati su quanto siano tutti belli e bravi, oppure il fatto che non ci siano affatto tante discussioni interessanti e tutto langue in una sorta di patetico quanto asfittico autocompiacimento tra signori e signore Nessuno. Ebbene, non mi va di partecipare a questa illusoria fiera delle vanità e dato che si vive una volta soltanto, scelgo di dire ciò che sento sia giusto.
Mi presento: “Buongiorno, sono Nessuno. Fine, amen”.
Non l’hanno presa bene e la mia sintetica biografia è stata censurata.
I signori e le signore Nessuno che fingono di essere Qualcuno, vanno più che bene ma la signora Nessuno che ammette di essere Nessuno, suscita una reazione avversa.
L’amministratore amministra dicendo che non accetta il mio post perché mi devo presentare in modo serio e non dovrei deluderli.
La vita è fatta anche di delusioni e per quanto la verità possa essere deludente, è pur sempre la verità, non è che la si può cambiare.
Al di là di biografie certificate e perlopiù pleonastiche di cui veramente non importa nulla a nessuno, ho scelto di non mentire.
O sei Qualcuno o sei Nessuno, è la base proprio del capitalismo e noi viviamo, fino a prova contraria, in una società capitalistica, ergo sciorinare biografie ufficiali per sembrare qualcosa, serve a poco, perché nessun dato biografico più o meno significante, potrà cancellare l’ineludibile fatto che se uno è Qualcuno, non va a sciorinare la sua vita e il suo curriculum in un gruppo fb, dato che tutti sanno chi è, allora tanto vale essere schietti, e dire le cose come stanno.
Il gruppo non ha accettato il mio “Buongiorno, sono Nessuno”, ergo, sono uscita. La messa è finita, andiamo in pace. Non sono degna di cotanto gruppo. L’etica è mentire, illudere se stessi e fingere di vivere nel Paese delle meraviglie senza accorgersi che la regina fa parte di uno sciocco mazzo di carte.
Se non pubblichi con un editore che ha una distribuzione capillare sei Nessuno, puoi fare l’elenchino dei tuoi libri editi, ma serve mai a qualcosa? No. Sei un aspirante senza distribuzione, uno dei tanti, perso nel marasma delle migliaia e migliaia di pubblicazioni dei signori e delle signore Nessuno, che mai ammettendo di essere tali, come Alice prendono un pezzo di fungo e si illudono di diventare così alte da riuscire a parlare con i pappagalli sugli alberi più elevati, ma i pappagalli che contano se ne impipano di loro, è un fatto.
Superando le prospettive allucinate e gli autoincensanti motti di spirito, direi che proprio la mania di protagonismo, l’antropocentrismo forzato, ha in parte distrutto la letteratura. Tutti vogliono raccontarsi o pensano di avere qualche cosa da dire, le loro vite, come le loro piccole unghie incarnite di uomini e donne comuni, dovrebbero interessarci, tutto così diventa pseudo-letteratura che spazza via la letteratura, e tutti applaudono come marionette, ben sapendo che il curriculum non conta nulla, è carta straccia, tant’è che scrittorucoli al primo libro e che nemmeno sanno aprir bocca, pubblicano subito con editori importanti, eh chissà per quale miracolistica…
In editoria conta la genealogia, contano i quattrini, le conoscenze, l’appartenenza ad una consorteria, ad un gruppo di potere più o meno potente che decide che tu sei uno scrittore e quindi devi diventare Qualcuno a colpi di marketing. Così si creano caste di Qualcuno ben distribuiti ovunque e i cui figli e poi i figli dei figli saranno, a loro volta, Qualcuno, mentre gli altri saranno Nessuno, pubblicheranno postumi in vita perché il sistema non ha alcun interesse a mandarli avanti, anzi, rappresentano un fastidio che viene minimizzato al massimo, grazie alla monopolizzazione della distribuzione libraria in mano alla casta dei Qualcuno.
La letteratura, infatti, diventa pericolosa soltanto se qualcuno la legge, ma se non ha distribuzione, chi la legge? E che pericolo può rappresentare, a quel punto un libro non letto?
“Buongiorno, sono Nessuno, fine, amen”, nelle condizioni in cui l’etablishement ha ridotto l’editoria, direi che, nel mio caso, è più che sufficiente, ma ovviamente, questa mia biografia essenziale, non è stata capita perché è più comodo fingere che dire il vero, quindi è stata sottoposta a censura preventiva, onde evitare di creare polemiche e fastidi non graditi al micro-sistema che riproduce, nel suo piccolo, il sistema, in un gioco di scatole, una dentro l’altra, repliche ciascuna del modello mainstream che non si può contestare nemmeno ammettendo la propria reale e assoluta inesistenza.
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DESTRUTTURALISMO Punti salienti