Gribaudo, Oz, pessima traduzione

Gribaudo, Oz, pessima traduzione

Gribaudo, Oz, pessima traduzione

Gribaudo, Oz, pessima traduzione

Il meraviglioso mago di Oz, credit Antiche Curiosità©

Mary Blindflowers©

Gribaudo, Oz, pessima traduzione

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Il meraviglioso Mago di Oz, edizioni Gribaudo, socio unico di Gian Giacomo Feltrinelli Editore che si sta mangiando molti piccoli editori, è davvero bello da vedere. Ottima grafica, sovraccoperta molto attraente che si apre in un gioco, tant’è che vi è scritto sopra: “Scopri all’interno della copertina il favoloso Gioco del Mondo di Oz”, peccato che il gioco non sia affatto “all’interno della copertina”, ma della sovraccoperta. Copertina e sovraccoperta sono due parti ben distinte del libro che un editore serio dovrebbe conoscere. Sia sulla sovraccoperta che sulla copertina è poi scritto: “Testo integrale con le illustrazioni originali di W.W. Denslow”. Quindi sul fronte delle illustrazioni Gribaudo non ha provveduto a farne di nuove, ma a riprodurre quelle dell’illustratore originale, il che ha poco senso se si fa una nuova edizione, visto che esistono migliaia e migliaia di ristampe con le illustrazioni di Denslow. Tuttavia la qualità delle immagini è ottima, stampate su buona carta. L’estetica c’è. Ma un libro vale soprattutto per il suo contenuto. Il problema serio di questa edizione è la traduzione di Stella Sacchini che ha letteralmente depauperato di senso il testo originale. Come le è venuto in mente di tradurre Munchkins con Biascichini, Winkies con Ammicchetti, Kalidahs con Tigrorsi? E soprattutto che senso ha tradurre i nomi propri di popoli fantastici che vengono usati in modo simbolico, specialmente in questo caso, e sconvolgerne totalmente il significato con una traduzione pedestre?
Munchkins è un termine che secondo alcuni deriva dal tedesco Männchen, manichino, piccola figura. Potrebbe avere doppia valenza, sia perché i Munchkins sono piccoli di statura, sia perché sono schiavizzati dalla Grande Strega dell’Est che Dorothy ha ucciso involontariamente. Che significa invece Biascichini? Deriva dal verbo biascicare. Treccani:

Biascicare (e biasciare) v. tr. [forse lat. *blaesiare, der. di blaesus «bleso»] (io biàscico o biàscio, tu biàscichi o biasci, ecc.). – 1. Rimuovere il cibo in bocca con molta saliva, senza masticarlo, spec. detto di chi non ha denti: b. un pezzo di pane; la vecchietta continuava a b. il boccone. Per estens., mangiare lentamente e svogliatamente: lo sventurato vicario stava, in quel momento, facendo un chilo agro e stentato d’un desinare biascicato senza appetito (Manzoni); il bambino biascicava la carne senza inghiottirla. 2. a. Pronunciare male e in modo confuso, storpiando le parole: ha biascicato qualcosa che non ho capito; anche assol.: più che parlare, biascica; fig. b. una lingua, parlarla stentatamente. b. Proferire parole, frasi a voce bassa e in modo poco comprensibile, muovendo le labbra come fa chi mangia biascicando: continuava a biasciarle delle barzellette salate nell’orecchio (Verga); b. il rosario; b. paternostri, avemmarie, recitare sommessamente con rapido movimento delle labbra.

I Munchkins non recitano avemmarie, non parlano in modo confuso, non rimuovono il cibo dalla bocca senza masticarlo, in poche parole non biascicano in alcun modo, ergo la traduzione non ha senso.

Passiamo a Winkies, tradotto Ammichetti… (continua su Destrutturalismo n. 8, Novembre 2024).

DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

 

 

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