Palombelli e dintorni misogini

Palombelli e dintorni misogini

Palombelli e dintorni misogini

Palombelli e dintorni misogini

Maschera, credit Mary Blindflowers©

 

Lucio Pistis & Sandro Asebès©

Palombelli e dintorni misogini

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Che l’Italia sia un Paese misogino e arretrato non ci sono dubbi. La cronaca lo dimostra.
Una ragazza mentre lavora con il tagliaerba viene presa di mira dai tifosi interisti con insulti sessisti.
Il Papa da buon gesuita dice che la chiesa è donna ma poi di fatto inchioda le donne al tradizionale ruolo riproduttivo di madre e sposa, marchiando come assassine le donne che optano per una interruzione volontaria della gravidanza:

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Ho sentito dire che è di moda, o almeno è abituale, nei primi mesi di gravidanza fare certi esami per vedere se il bambino non sta bene o viene con qualche problema. La prima proposta in quel caso è: lo mandiamo via? L’omicidio dei bambini. E per avere una vita tranquilla, si fa fuori un innocente. […] Nel secolo scorso tutto il mondo era scandalizzato per quello che facevano i nazisti per curare la purezza della razza. Oggi facciamo lo stesso, ma con i guanti bianchi. (Discorso del Papa nell’incontro con la Delegazione del Forum delle Associazioni familiari, Sala Clementina, sabato 16 giugno 2018).

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E ancora incita le donne alla santità, semplicemente aspettando mute che il marito torni ad essere fedele:

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Una cosa che nella vita matrimoniale aiuta tanto è la pazienza, sapere aspettare. Ci sono nella vita situazioni di crisi, crisi forti, crisi brutte, dove forse arrivano anche tempi di infedeltà. […] Tante donne, perché questo è più della donna che dell’uomo, ma anche l’uomo talvolta lo fa, tante donne nel silenzio hanno aspettato guardando da un’altra parte, aspettando che il marito tornasse alla fedeltà. E questa è santità. La santità che perdona tutto, perché ama.

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Programmi insulsi e misogini nella televisione di Stato, pretendono di insegnare alle donne, “Detto fatto”, come si cuccherebbe al supermercato, raggiungendo il grottesco nel trionfo del ridicolo.
Poi arriva Barbara Palombelli, direttamente dai Parioli, la figlia privilegiata della casta, della ricca e grassa borghesia romana, una nata con la camicetta di seta, che dal suo osservatorio privilegiato di donna che non deve chiedere mai, nemmeno scusa se fa uno scivolone, discetta in tv sul fatto che, se ci sono tanti femminicidi, forse è perché le donne esasperano gli uomini, un processo alle vittime come si usava un tempo, simile al ragionamento di chi dice che, se metti una minigonna e ti violentano, forse un poco te la sei cercata.
L’Italia non è decisamente un Paese per donne, soprattutto perché le stesse donne vanno contro le donne, veicolando messaggi socialmente pericolosi.
A questo punto noi ci chiediamo come possa una persona di limitata intelligenza come la Palombelli comparire in tv e diffondere ragionamenti da Medioevo, ma rispondere sarebbe superfluo, dato che in Italia, se sei ricco e scemo, sei ricco e quindi arrivi dappertutto, arrivi dove il savio non metterà mai piede e, nonostante continui a mandare messaggi retrogradi e diseducativi, tu stai sempre al tuo posto, devastando, con il tuo amplificato nulla, un Paese che già di per sé è distrutto a causa di una mentalità che non si evolve e non si evolverà mai finché gente come la Palombelli avrà il diritto di sciorinarci le sue idiozie. Del resto la Palombelli in alcune sue dichiarazioni ci rende edotti sulla sua convinzione della positività della partecipazione della figlia al Grande Fratello 16 e ci dà un saggio del suo taglio decisamente emancipativo delle donne: “Io ero molto d’accordo… me lo chiedeva da 10 anni. Francesco non voleva assolutamente e abbiamo anche litigato su questo. Io ho avuto fiducia in Serena, abbiamo chiesto allo psichiatra che ci segue da sempre e ci ha detto di mandarla perché avrebbe rafforzato la sua identità e l’avrebbe aiutata a crescere”.
Insomma partecipare al Grande Fratello aiuterebbe le donne dell’alta borghesia a crescere… Così una volta adulte, queste perle potranno giudicare le altre donne con quella stessa maturità che la Palombelli ha mostrato di possedere nelle sue acutissime analisi televisive.
La colpevolizzazione delle vittime di violenza, è una delle principali cause per cui soltanto poche donne hanno il coraggio di denunciare, forse perché non se la sentono di subire una violenza due volte.
Il 14 Settembre 2021 La Nuova Sardegna pubblica un articolo sull’omidicio-suicidio di Sennori. Un uomo cerca di uccidere la moglie e poi si toglie la vita. L’articolo intitolato Sennori, mille persone ai funerali di Adriano Piroddu, sottolinea lo strazio della madre del suicida, la solidarietà della comunità ai familiari del morto:

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L’ultimo saluto ad Adriano Piroddu è stato struggente. Circa un migliaio di persone hanno voluto testimoniare alla famiglia piegata dal dolore la propria vicinanza ai funerali del 42enne che martedì si è tolto la vita dopo aver tentato di ammazzare la compagna… Quel «fizzu meu» straziante, ripetuto ieri da mamma Lucia di fronte alla bara del figlio che viene caricata sul carro funebre, ne è la prova e ha commosso tutti.

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Sulla donna Piera Muresu, vittima di Piroddu, nemmeno una parola, come se non esistesse. Le comunità si stringono soltanto intorno ai colpevoli? E le vittime?

Ma in che mondo viviamo?

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Video – The Black Star of Mu

Rivista Il Destrutturalismo

Christ was a female

DESTRUTTURALISMO Punti salienti

 

 

 

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