Morfofisiognomica, Costituzionalismo, corsi, libretti

Morfofisiognomica, Costituzionalismo, corsi, libretti

Morfofisiognomica, Costituzionalismo, corsi, libretti

 

Morfofisiognomica? L'era della superficie

Izzi, La scoperta del carattere, F. Zigiotti, 1950, credit Antiche Curiosità©

Mary Blindflowers©

Morfofisiognomica, Costituzionalismo, corsi, libretti

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Avete mai sentito parlare di Morfofisiognomica?

Descritta come una metodologia innovativa e multidisciplinare, altro non è che il recupero di vecchie teorie mutuate dalla fisiognomica antica e dalle teorie lombrosiane, quindi niente di innovativo ma soprattutto niente che possa essere scientificamente attendibile.
C’è chi fa perfino dei corsi per insegnarti a capire il carattere di una persona, soltanto guardandola. Caspita, meglio di Sherlock Holmes che dal pelo su una giacca riusciva a capire vita, morte e miracoli del soggetto. Conan Doyle però era un romanziere, non aveva la pretesa della scientificità. Invece la morfofisiognomica viene addirittura presentata come scienza esatta e nuova anche se è vecchia come il cucco se già di Φυσιογνωμονικά parlavano Aristotele e Ippocrate, per non dire del Della Porta che nel 1586 pubblicò presso l’editore J. Cacchi di Vico Equense il De humana physiognomonia.
In tempi un po’ più recenti, precisamente 1950, ecco un libretto di settantasette pagine a firma Dott. Massimo Izzi de la Société Internationale de criminologie (ci tiene a precisarlo in copertina). Il libro, edito da un editore triestino, F. Zigiotti, ha un titolo allettante: Alla scoperta del carattere, con una fascetta editoriale che recita pomposamente: lascia che ti guardi: gentiluomo o delinquente?
Inutile dirvi che il testo è un delirio simile agli attuali farfugliamenti di Morfofisiognomica. L’unica differenza è che usa il termine Costituzionalismo e non in riferimento allo studio delle malattie, bensì del carattere e della criminologia.
Divide l’umanità in tre tipi: longilineo, muscolare e brevilineo. Il primo corrisponderebbe ad un temperamento schizoide proprio dello schizotimico sensitivo con predominanza della fantasia, il secondo allo schizoide con predominanza della ragione, schizotimico d’azione e il terzo al cicloide ciclotimico.
Dopo aver inquadrato tutti in questa bella scheda, decide di parlarci dei tipi misti, tipi in cui le caratteristiche fisiche non sono proprio pure ma mescolano caratteri di vari tipi, sono miste. Eh, in quel caso per capire la personalità del soggetto bisogna osservare bene il corpo e comprendere quali sono le caratteristiche fisiche dominanti per dedurne il carattere in base alla mitica tabella inquadrativa.
Confesso che leggendolo mi veniva da ridere. Il top dell’inutilità lo raggiunge quando afferma in ripresa di Lombroso:

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È indiscutibile che in quei delinquenti che hanno fatto del delitto la loro norma di vita ed hanno perpetrato atroci misfatti, si rilevino particolarità psicofisiche che non si riscontrano negli individui normali , lasciando intuire una personalità d’eccezione, è come tale meritevole d’essere studiata ed interpretata… poiché è palese, come abbiamo tentato di dimostrare parlando della costituzionalistica, la corrispondenza generica dei caratteri fisici con quelli psichici, sarà possibile determinare e chiarire gli innumerevoli intrecci ed interferenze che formano nell’insieme la personalità psico-fisica del criminale.
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Se Izzi recupera penosamente Lombroso nel puerile tentativo di dimostrare la corrispondenza tra carattere e tipo fisico applicato a vaghe nozioni criminologiche ottocentesche, la contemporanea Morfofisiognomica fa di meglio, ti fa i corsi affinché tu, povero mortale, possa capire guardando l’aspetto fisico di un individuo, che carattere abbia. Quando il corpo rivela il carattere  diventeremo tutti psicologi osservando forma degli occhi e grandezza del cranio. Impareremo a catalogare i tipi umani dentro compartimenti stagni, quando sappiamo che spesso non basta una vita per conoscere le sfumature dell’animo umano. Ma queste stupidaggini dell’impiego pratico della fisiognomica, spacciate per grande novità, la novità del cucco, sono perfettamente in linea con la superficialità della nostra epoca in cui ogni approfondimento e ogni conoscenza sono banditi a favore di classificazioni ideali che non esistono nella realtà. Perché sprecare tempo a conoscere qualcuno, quando puoi capire tutto dalla forma?
Capire è faticoso. Costa tempo.
Non è di moda.

Con il sistema IAM (Instant Analysis Morphophysiognomics), elaborato da Ester Patricia Ceresa dopo, a suo dire, “anni di ricerche”, ecco che con lo studio della forma umana attraverso i lineamenti del viso e la struttura del corpo, capiremo tutto ad un solo sguardo su carattere e personalità.
Con simile prodigioso strumento, quando incontriamo una persona, non abbiamo più bisogno di conoscerla.
La Ceresa assicura che se avete il naso vicino alla bocca, la vostra sessualità è intensa e se avete un pallino sopra uno degli orecchi, siete carismatici, poi siccome se aprite la bocca e soffiate, esce aria calda, mentre se la chiudete e soffiate, esce fuori aria fredda, la bocca piccola è segno di freddezza, come gli occhi e le orecchie piccole. Se li avete così, rassegnatevi, siete freddi.
Mai sentite tante castronerie messe insieme.
Che ridere. Cosa non si fa per vendere un libro autopubblicato.

Direi che siamo all’era della superficie.

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Rivista Il Destrutturalismo

 

Comment (1)

  1. giancarlo rosati

    be insomma la fantasia non manca a nessuno, come hai detto, cosa non si fa per vendere un libro e tra tanti creduloni potrei scriverne anche io su uno o più, comunque interessante, a tratti si va nel ridicolo, ma chi in fondo non lo è. Buona serata

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