Amore amaro, paesaggio, sigillo

Amore amaro, paesaggio, sigillo

Amore amaro, paesaggio, sigillo

 

Amore amaro, paesaggio, sigillo

graY, astratto materico, tecnica mista su tela by Khan Klynski©

 

Khan Klynski©

Poesie.

 

“oltre”

non ti dico la notte,
le ombre sotto il mento,
l’inverno dentro i polsi non ti dico,

non ti dico le nuvole fragili
né l’intervallo tra vento e fiato,
l’euforia o la smorfia che respiro,

nemmeno sotto torchio,
oltre gli spilli che mietono il nervo
eppure parlo per appiglio,

nel senso per la cura che detesto,
al torto che risorge al mattutino

che battere il finale è infamia
e più non dico

.

“paesaggio”

direbbero di noi le gote rosse,
di filastrocche abbandonate sulle giostre,
dell’euforia tirata a sorte
oppure delle fughe tra le onde
e poi per tempo,
nel manifesto di un mutante malinteso
si prestano alle critiche del vento,
giù per il volto
in nuovi voti,
tappeti distillati sullo sfondo,
prima del tuono
dopo gli scontri tra i giganti,
cumulonembi e pianto,
per gravità del ramo
all’avaria

.

“sigillo”

dei tagli infetti,
d’esempio
c’è un tetto di tramonti da buttare
come le macchie ricamate sulla pelle,
scudi spezzati,
ricavo di lezioni andate a male
e poi nel centro
in piccoli ripassi la sentenza
a più domande
in più risposte da schivare,
il tratto che sigilla compromessi
per troppi istanti digeriti di traverso,
bucce elusive
firmate dall’inchiostro più indigesto,
il controsenso

.

“percorso”

Si chieda un punto ignoto,
ben preciso,
per ogni sguardo astratto
un altro corso,

l’avanzo di una gioia nauseata,
la trama di un respiro
e un nuovo corpo,

come circuito di uno stormo liberato
che al cuore di ogni smacco manca poco,
un lampo
per rompere le regole del giogo,

il moto,
dal mare delle foto fatte a caso,
si basti la scialuppa del ricordo.

.

“amore amaro”

Mi rivedrò per sbaglio,
in primavera,
sospeso tra le pieghe,
in un sorriso
che speso per la vita sembri vanto,
l’ardore accompagnato al capogiro,

eppure ho digiunato,
in altri giochi,
nei pressi delle nocche ho lacrimato,
per questo inverno teso alla squilibrio,
dettato alla cadenza,
un sacrificio

e mancherà il colore,
un mio ricamo,
strappato alla promessa di un inchino,
quell’essere affidato al contenuto,
dettato dal controllo sul respiro,

ma non rimetto in fila le stagioni,
costrette per i fianchi a dimagrire,
i segni che ritrovo sulle ossa,
lividi antichi,
sfumati tra le cosce in un sospiro.

.

https://en.calameo.com/books/0062373361d7556bb3ead

https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://www.youtube.com/watch?v=1-5UJM3eEwY

 

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