Balzac, traduzioni Contes Drolatiques

Balzac, traduzioni Contes Drolatiques

Balzac, traduzioni Contes Drolatiques

Balzac, traduzioni Contes Drolatiques

Balzac, Les Contes Drolatiques, Formiggini, 1929, credit Antiche Curiosità©

 

Balzac, traduzioni Contes Drolatiques

Mary Blindflowers©

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Honoré de Balzac, à Parigi, presso Charles Gosselin et Edmond Werdet, dal 1832 al 1837, pubblica Les Contes Drolatiques, riprendendo in pieno XIX° secolo la tradizione boccaccesca e rabelaisiana della letteratura faceta e sferzante, anticlericale e parodica.
Angelo Fortunato Formiggini agli inizi del Novecento, ripubblica l’opera balzachiana con il seguente titolo: Les contes drolatiques (Le sollazzevoli Historie) in copertina. Dentro invece il titolo è tradotto: I conti drolaticci, ovverosia le sollazzevoli historie raccolte nelle abbazie di Turenna e date in luce dal sere di Balzacco per il trastullo dei pantagruelisti e non altri, ora nel nostro idioma per la prima volta recate da un dottoricchio toscano e da un altro della marca d’Ancona.
Come recita il titolo stesso, nella prima decina si nota la presenza di due traduttori: Giosuè Borsi e Ferdinando Palazzi, coi disegni di Gustavo Rosso (Gustavino).
In una nota dell’Editore si capisce perché non c’è un unico traduttore:

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Ed ecco finalmente, adempiuto il voto!.. Come sei transumanato, Giosuè, da quando ti conobbi vivo, ridente e pagano!

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Vero è che Borsi ha iniziato a tradurre l’opera di Balzac ma non è riuscito a portarla a termine perché è morto prima, quindi è stato sostituito dal Palazzi. Borsi è riuscito a tradurre solamente due novelle: La bella Imperia e Il peccato veniale, cercando di imitare lo stile di Boccaccio, non sempre felicemente. Molto più scorrevole la traduzione di Palazzi che quantomeno è leggibile.
La traduzione di Borsi non rende giustizia al testo di Balzac, rendendo la lettura macchinosa e difficile, ostentando un linguaggio esageratamente forbito e arzigogolato di imitazione medioevale di cui però il lettore intuisce fin da subito la scarsa naturalezza.
Come risultato finale si fa fatica a leggere. Per esempio:
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Et in cosifatta guisa il vispo pulzellaggio della giovane si fe’ del vegliardo signore e donno, imperciocché per quel leggiadretto campicel di Venere, il quale era tutto in succhio, facea la Bianca, con la malizia che alle femine è propria, il vecchio Bruno andare e venire come il muletto del mugnaio… Bruno, Bruno e sempre Bruno, sì che Bruno era vie più dalla clemenza della sposa tribolato, che unqua dalla sua ferità stato non saria, poiché costei, tutto perfetto desiderando, il cerabro strizzavagli…
Il vescovo di Coira quanto li uomini corpulenti e grossi siano veramente leggerissimi incontanente mostrò conciossiacosachè la gente assai corpacciuta abbia la grazia del cielo… onde il detto vescovo die’ addietro di un balzo, tutto di sudore stillando e già tossendo e soffiando a mo’ di bue che nella profenda qualche piumicina per avventura ritrova. Indi bianco come un cencio subitamente fattosi, per le scale a precipizio gittossi, senza avere neppure la dama salutata… – Or di’ tu, mia dolciata, parti ch’io sia degno d’esser fatto papa, o il tuo vago stanotte, che più vale? –
Ma la donna pensosa veggendo, a lei per gentilmente strignerla nelle braccia e alla moda cardinalesca vezzeggiarla appressosi… – Per certo – disse la donna – io vedrò bene se voi mi amate, imperocché io voglio che voi tosto ve ne andate quinci. Se voi dal mal siete tocco, assai poco vi cal della mia morte, che io vì ho caratato a puntino et assai vi cognosco… (Onorato di Balzac, Les Contes Drolatiques, prima decina, Edizione Formiggini, Roma, 1929, seconda edizione).

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Dall’esempio sopra riportato si capisce come sia più semplice leggere il testo originale francese che non la traduzione in italiano del Borsi.
Arrivati alla terza novella, ecco che si riprende fiato, grazie alla migliore versione di Palazzi. Anche questi dice di rifarsi allo stile cinquecentesco di Rabelais, infatti non mancano forzature e giravolte.
Ma non sarebbe stato molto più semplice tradurre Balzac con lo stile di Balzac, che è già bello corposo, invece di forzarlo in traduzioni che imitano forzatamente altri autori?

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https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://en.calameo.com/books/0062373361d7556bb3ead

https://www.youtube.com/watch?v=1-5UJM3eEwY

 

 

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