Castello di Grésillon, esperantisti, storia

Castello di Grésillon, esperantisti, storia

Castello di Grésillon, esperantisti, storia

 

Grésillon, dove canta il grillo

Dover Castle, credit Mary Blindflowers©

 

Grésillon: un castello per l’esperanto

Anna Maria Dall’Olio©

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La Valle della Loira è la più vasta zona della Francia iscritta tra i Patrimoni mondiali dell’Unesco. Lungo il fiume, su un’estensione di circa 350 km che va da Angers a Orléans, sorgono maestosi alcuni dei castelli più famosi del mondo, visitati ogni anno da milioni di turisti. I castelli della Loira sono infatti la seconda attrazione di Francia dopo la Torre Eiffel.
Tra questi, uno dei meno noti dal punto di vista turistico ma non meno importanti da quello storico e culturale, è il castello di Grésillon (ossia, “là dove canta il grillo”), che da molto tempo occupa un posto nella storia e nel paesaggio del Baugé. Occupa, in effetti, un luogo privilegiato, su una piccola altura, alla confluenza di 3 ruscelli a formare l’Altrée. L’uomo preistorico che elevò a meno di un km il Dolmen della Pietra Coperta, uno dei più importante dell’Angiò, viveva probabilmente da queste parti. Fino al XVI secolo Grésillon appartenne alla famiglia Le Bigot, che annoverava nei suoi ranghi ufficiali reali e giudici, in particolare François Le Bigot. Il primo palazzo nobiliare fu costruito poco prima del 1585.
Dopo alterne vicende, nel 1878 il proprietario, Auguste Commeau, morì senza eredi diretti e sua nipote, Valentine Chesneau de la Haugrenière, moglie di Laurent Ferrière de Coutrolles, ereditò Grésillon. La famiglia Ferrière aveva dal XVII secolo un ruolo importante nella regione del Baugé: appartenenti al Tribunale del Siniscalco, uno di loro era stato deputato nell’Assemblea legislativa e un altro era stato eletto sindaco e aveva trasformato il centro di Baugé, facendo costruire il palazzo di giustizia e la prigione.
Laurent Ferrière era imparentato con parecchi proprietari importanti e castellani della regione del Baugé. I suoi genitori avevano acquisito il palazzo nobiliare di Grésillon con l’acquisto di quello di Coutrolles à Echemiré. Per questo divenne prioritario per il nuovo proprietario di Grésillon conferire alla nuova proprietà un nuovo aspetto; in effetti, in questo periodo fiorirono i castelli alla Luigi XIII o meglio dello stile transitorio delle forme gotiche a quelle puramente rinascimentali, ideate dall’architetto René Hodé. Citiamo nella regione il castello di Perray nel comune di Le Vieil Baugé, quello della Roche-Hue nel comune di Cheviré-le-Rouge e quello di Grifferaie à Echemiré.
I nuovi proprietari cercarono di trasformare un vecchio castello del XVII secolo, che secondo il catasto del 1834 era composto di un edificio principale di un solo piano affiancato da due parti laterali sula posizione del castello attuale.
Per completare l’opera di ristrutturazione venne progettata e costruita una vasta tenuta circostante. Esteso 18 ettari, il parco non poteva non comprendere tutti quegli elementi che caratterizzano nell’immaginario il circondario di un castello: i prati, la foresta, l’orto, il lago, i ruscelli.
Già dalla fine della Prima Guerra Mondiale un’associazione di esperantisti francesi si mise in cerca di una sede speciale dove tenere corsi estivi in pianta stabile. Nel 1951 Henri Micard la scoprì nel castello di Grésillon, dove fondò la cooperativa senza scopo di lucro “Kulturdomo de Esperanto” (“Casa culturale dell’esperanto”): da allora – soprattutto d’estate e durante le vacanze scolastiche francesi tra ottobre e novembre – arrivano centinaia di persone di varie nazionalità per studiare l’esperanto oppure per svolgere determinate attività e partecipare a escursioni nella zona.
Chi si reca ora nella tenuta di Grésillon trova 2 annessi e altri 7 edifici con 62 posti letto, nonché possibilità di pensione completa. A disposizione dei visitatori, una biblioteca, una libreria e un negozio.E’ possibile praticare il ping pong, il badminton e il calcio.
Per attrarre i cultori dell’esperanto non si organizzano esclusivamente corsi di lingua a ogni livello. Per esempio, tra il 27 luglio al 27 agosto 2020, a seconda del periodo prescelto, gli ospiti potevano partecipare a una sorta di corso fiume maratona dell’esperanto, a una settimana di festa per famiglie, a una settimana di passeggiate nel verde guidate o individuali – a piedi o in bicicletta, oppure a scambi di saperi e di mestieri.
Per quanto riguarda le vacanze scolastiche francesi (25 ottobre-1 novembre 2020), sono previste attività per bambini e per adolescenti (giochi, racconti e canzoni di Halloween, visite a paesi vicini e sport in notturna), attività artistiche (canzoni francesi tradotte in esperanto, danze popolari europee, lezioni di violino) e ricreative (tavole rotonde, passeggiate botaniche nel parco, escursioni guidate e o individuali nei dintorni). Anche le serate saranno ravvivate da film, giochi e musica.

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https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://en.calameo.com/books/0062373361d7556bb3ead

 

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