Rabelais, Gatti impellicciati, giustizia

Rabelais, Gatti impellicciati, giustizia

Rabelais, Gatti impellicciati, giustizia

Rabelais, Gatti impellicciati, giustizia

F. Rabelais, Gargantua e Pantagruele, libro V, Formiggini, 1925, credit Antiche Curiosità©

 

Rabelais, Gatti impellicciati, giustizia rinascimentale

Mary Blindflowers©

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Prove indiziare, corruzione, diversità di trattamento tra povero e ricco, verità processuali artefatte ad hoc per rimpinguare le borse di giudici, avvocati e notai.
La tortura nel Cinquecento era ancora pratica diffusa, così come l’esposizione del condannato al pubblico ludibrio tramite la gogna.
Le carceri erano sepolcri da cui raramente si nutriva speranza di uscire vivi. Ancora agli inizi del Seicento Prospero Farinacio, giurista romano, dedicava ampio spazio al ruolo giocato dal carcere nel sistema delle pene. La quaestio XXVII della sua opera in latino Praxis et theoricae criminalis si apriva con la constatazione che carcerem esse mala mansionem, torturae speciem mortique equiparari, si perpetua sit!
Il carcere era locus orribilis, tum propter privationem conversationis hominum, tum etiam propter immunditiam quae in carceribus reperitur … sepoltura vivorum, consumatio bonorum, consolatio inimicorum et experitia amicorum.
La giustizia rinascimentale e post-rinascimentale lasciava alquanto a desiderare.
Rabelais nelle pagine del Gargantua e Pantagruele attacca violentemente le caste, dunque anche i giudici avidi, potenti e cattivi “Gatti impellicciati” (chiaro riferimento al mantello di ermellino, indossato ancora oggi dai giudici in Cassazione) le cui decisioni piacevano a tutti per forza di cose, tranne che agli eretici:

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I Gatti impellicciati sono bestie molto orribili e spaventevoli; mangiano i bambini e si cibano su pietre di marmo… Il loro pelo non spunta dalla pelle, ma è nascosto per di dentro e portano tutti quanti per loro simbolo e divisa una borsa aperta; ma non tutti alla stessa maniera; poiché alcuni la portano attaccata al collo a mo’ di sciarpa, altri sul culo, altri sulla pancia, altri sul costato, e tutto per ragione di mistero. Hanno anche le unghie tanto forti, lunghe e aguzze che nulla sfugge loro quando l’abbiano tra gli artigli. Si coprono la testa alcuni di berretti a quattro grondaie o braghette di berretti a risvolti, altri di berretti a mortaio, altri di cappuccio a mortaio… E notate che se vivete ancora sei olimpiadi, più l’età di due cani, voi vedrete questi Gatti impellicciati, signori di tutta Europa e possessori sicuri di ogni bene e dominio che in essa si trovi… acchiappano tutto, divorano tutto… bruciano, squartano, decapitano, feriscono, imprigionano, rovinano e minano tutto senza discrezione di bene e di male. Poiché tra loro il vizio è chiamato virtù, la cattiveria soprannominata bontà, il tradimento ha nome fedeltà, il latrocinio è detto liberalità, il saccheggio è la loro divisa e, compiuta da loro, è trovato buono da tutti gli umani, eccettuati gli eretici; e tutto fanno con sovrana e irrefragabile autorità… Peste, fame, o guerra, terremoti, cataclismi, conflagrazioni, sventure… attribuite tutto all’enorme, indicibile, incredibile, inestimabile malvagità foggiata ed adoperata continuamente nella officina dei Gatti impellicciati… (F. Rabelais, Gargantua e Pantagruel, V. versione integrale di Gildo Passini, Formiggini, 1925).

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Rabelais aveva esperienza diretta di ciò di cui parlava, dato che suo padre era avvocato. Se non avesse avuto estimatori potenti, probabilmente sarebbe finito flambé sul rogo dell’inquisizione.
Margherita di Navarra, sorella del re gli evitò la prigione per apostasia nel 1537. In seguito il cardinale Odet de Chatillon divenne suo protettore.

L’accenno alla corruzione dei giudici, tra l’altro, non è per nulla velato:
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… cacciagioni, lepri, capponi, colombi, maiali, capretti, pavoncelle, pollastri, anitre, domestiche e selvatiche, ochette e altre sorta di selvaggina.
Scorse inoltre qualche pezza di velluto, di raso e di damasco. Allora chiese ai viaggiatori dove e a chi portassero quei ghiotti bocconi. Essi risposero che li portavano a Grippaminotto ai Gatti impellicciati e alle Gatte impellicciate.
– Come chiamate codeste droghe? Chiese fra Gianni.
Corruzione, risposero i viaggiatori. (Trad. Gildo Passini)

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https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://en.calameo.com/books/0062373361d7556bb3ead

 

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