Esperanto, progetti, laboratori, scuola

Esperanto, progetti, laboratori, scuola

Esperanto, progetti, laboratori, scuola

Di Anna Maria Dall’Olio©

Esperanto, progetti, laboratori, scuola

Esperanto, progetti, laboratori, scuola, credit Mary Blindflowers©

 

Intercultura ed esperanto
Corrispondenza e tecnologie al servizio della Scuola. Progetto Kiu interkulturo.

La corrispondenza (cartacea o elettronica) non costituisce soltanto uno scambio di informazioni tra privati, fine a sé stesso; è anche un mezzo dalle potenzialità didattiche eccellenti. Tale pratica, condotta in lingue comunitarie come, in primis, l’inglese, è ormai consolidata nella scuola italiana. Tuttavia, esistono progetti dove classi intere o gruppi di classi sono coinvolti in una corrispondenza in esperanto, così come raccomandato dalla C.M. 126 del 10/04/1995, secondo la quale l’esperanto arricchisce notevolmente le abilità metalinguistiche degli allievi, ossia utilizzabili per qualsiasi lingua da studiare e con qualsiasi metodo di insegnamento.
La dimensione multietnica e le conflittualità, presenti nella società contemporanea, impongono alla scuola di insegnare ai giovani a rapportarsi correttamente con altre culture, evitando stereotipi e pregiudizi. Inoltre, lo sviluppo vertiginoso delle relazioni e dei mezzi di comunicazione di massa costringe la società – e quindi anche la scuola – a riflettere sui problemi emergenti e sulle soluzioni più adeguate da adottare in tempi brevi.
Il progetto Kiu interkulturo? (= Quale intercultura?), inserito nel POF 2003/2004 della Scuola Media Statale “Benedetto Croce” di Pescara si proponeva di condurre gli alunni alla conoscenza diretta di altre culture e a motivarli allo studio, utilizzando le nuove tecnologie (internet, posta elettronica, videoconferenza). Dato il successo, l’esperienza è stata ripetuta con qualche variante per altri 2 anni scolastici, coinvolgendo in totale 20 ragazzi. I 10 alunni del primo anno hanno sostenuto l’esame di primo livello superandolo.

Dopo approfondita riflessione, la prof.ssa Colacicchi, organizzatrice del progetto, ha evidenziato i seguenti obiettivi:

conoscere e usare elementi base della fonetica, della grammatica e del lessico dell’esperanto;
programmare e realizzare, attraverso l’uso delle nuove tecnologie, momenti d’incontro e di scambio tra culture diverse tramite la ricerca di documenti (oggetti reali) su diversi aspetti delle ragioni studiate;
conoscere gli elementi che caratterizzano una cultura (alimentazione, giochi, vestiario, musiche, danze, riti, tradizioni, superstizioni, conte, filastrocche, poesie, artigianato, rapporti familiari e comunitari, pratiche mediche);
confrontare gli elementi dell’altra cultura con quelli della propria per individuare analogie e differenze senza esprimere giudizi di valore;
comprendere che lo sviluppo di una cultura è strettamente legato all’ambiente;
modificare eventuali comportamenti dovuti a stereotipi;
apprendere l’uso di applicazioni del PC (Word, PowerPoint, Internet, posta elettronica).

In primo luogo, l’insegnante ha rilevato le conoscenze degli argomenti da trattare tramite un questionario; successivamente ha proposto 3 distinti moduli. Gli alunni hanno usato il PC, la classe virtuale, la posta elettronica e Internet. In totale, i tempi di realizzazione sono stati 16 ore.
La prova di valutazione finale consisteva in una conferenza finalizzata a presentare il percorso e il prodotto.

L’articolazione dei moduli è stata la seguente:

Primo modulo “Conosciamo l’esperanto” (settembre / dicembre)
OBIETTIVI
1) conoscere ed usare elementi di base della fonetica;
2) conoscere ed usare elementi di base della grammatica;
3) conoscere ed usare elementi di base del lessico.

Gli strumenti consistevano in videocassette della serie “Mazi en Gondolando” (BBC, 1986-ILEI, 1996), videoproiettore, schede, questionari, fotocopie, etc.. Quanto alle verifiche, gli studenti dovevano completare schede, questionari e tabelle comparative, nonché produrre testi scritti e iconici. Le osservazioni sistematiche, rilevate attraverso apposite schede, sono state utilizzate anche per la valutazione.

Per quanto riguarda le attività nel dettaglio, l’insegnante ha proiettato una videocassetta in esperanto di situazioni comunicative, somministrato schede predisposte con giochi linguistici relative al filmato e/o schede di partitura finalizzate alla pronuncia, proposto ai ragazzi le filastrocche e/o le canzoni del filmato, stimolato le riflessioni sulla lingua attraverso un questionario orale; creato nuove situazioni comunicative utilizzando strutture e lessico appresi, illustrato sinteticamente la storia dell’esperanto e la sua attuale diffusione, preso contatti con insegnanti di Paesi europei ed extraeuropei. Gli alunni hanno seguito la proiezione, compilato le schede e/o si sono esercitati nella lettura, ripetuto e/o cantato le canzoni proposte, riconosciuto strutture linguistiche fissandole su una scheda apposita, utilizzato in situazioni nuove e/o simili le strutture e il lessico proposti, preso appunti, iniziato una semplice corrispondenza

Secondo modulo “Conosciamo PowerPoint” (gennaio / febbraio)
OBIETTIVO
Imparare ad usare PowerPoint per sistematizzare e comunicare i contenuti appresi

Gli strumenti usati erano computer, schede, questionari, fotocopie, etc.. Le verifiche erano semplici presentazioni in PowerPoint.

Terzo modulo “Conosciamo i ragazzi che parlano esperanto” (febbraio / maggio)
OBIETTIVI
Conoscere gli elementi che caratterizzano una cultura (alimentazione, giochi, vestiario, musiche, danze, riti, tradizioni, superstizioni, conte, filastrocche, poesie, artigianato, rapporti familiari e comunitari, pratiche mediche);
confrontare gli elementi dell'”altra” cultura con quelli della propria per individuare analogie e differenze senza esprimere giudizi di valore;
comprendere che lo sviluppo di una cultura è strettamente legato all’ambiente.

Per quanto riguarda le attività nel dettaglio, l’insegnante ha predisposto i contatti con insegnanti e ragazzi di altre scuole, elaborato insieme ai ragazzi un quadro tematico degli aspetti della propria realtà da comunicare, aiutato a sistematizzare le informazioni ricevute, indicato il metodo con cui produrre schede e materiali (carte geografiche, testi, immagini, etc.). Gli alunni hanno scritto e-mail e/o lettere cartacee, elaborato insieme all’insegnante un quadro tematico degli aspetti della propria realtà da comunicare; sistematizzato e rielaborato le informazioni ricevute, prodotto schede, materiali di vario genere (carte geografiche, testi, immagini, etc.).

 

https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

 

https://en.wikipedia.org/wiki/Esperanto

 

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