Se dio fosse lombrico

Se dio fosse lombrico

Se dio fosse lombrico

Di Mary Blindflowers©

Se dio fosse lombrico

Private Initiative, mixed media on canvas, by Mary Blindflowers©

 

«Dio disse: facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza… e Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò» (Gen. 1,26-27).

«Quando Dio creò l’uomo, lo fece simile a sé. Lo creò maschio e femmina, li benedisse, e quando furono creati pose loro il nome di “Uomo”» (Gen. 5, 1-2).

«Chi ha visto me ha visto il Padre» (Gv 14,9).

«Quando Dio creò l’uomo, lo fece simile a sé. Lo creò maschio e femmina, li benedisse, e quando furono creati pose loro il nome di Uomo… Così non sono più due, ma una carne sola, e l’uomo non separi quello che Dio ha congiunto» (Mt. 19,6).

Unendosi uomo e donna diventano una carne sola e quindi “simili a dio”.

Si potrebbe obiettare a tutto questo che pure gli animali sono maschio e femmina, alcuni ancora più perfetti, addirittura ermafroditi.

Nel lombrico, per esempio sono presenti sia gli organi riproduttivi maschili che femminili. Eppure se diceste che dio potrebbe somigliare ad un lombrico, i cattolici insorgerebbero risentiti e parlerebbero di offese alla loro sacra fede.

Lo stesso discorso di può fare anche per la lumaca, la capasanta, la cocciniglia, le ostriche piatte, la rana, la tartaruga d’acqua dolce, la cernia, il pesce pagliaccio e alcuni rettili. Si tratta di animali che possono produrre sia gameti maschili che femminili, tecnicamente perfetti, tanto che nessuna invenzione umana potrà mai eguagliare la perfezione della natura.

Ebbene possiamo mai dire che dio assomigli a uno di questi animali soltanto perché è scritto nei libri sacri che dall’unione di maschio e femmina, quindi da una carne sola, nascerebbe la somiglianza con dio? Gli ermafroditi non sono forse la metafora più sublime di una carne sola?

La fantasia degli apologeti e degli interpreti della Bibbia si ferma là dove inizia la superiorità della natura che grida stupefatta e irritata contro l’orgoglio dello sciocco antropocentrismo. Tutto somiglierebbe all’uomo dentro il libro sacro scritto guarda caso proprio dall’uomo, ma che combinazione.

Se un lombrico sapesse scrivere direbbe che il suo dio gli somiglia e poi che ne sappiano noi se i lombrichi quando comunicano tra loro non pregano un dio lombrico, le rane un dio rana, le lumache un dio lumaca, il pesce pagliaccio un dio pesce?

Chi ci dà il diritto di pensare di essere la migliore specie sulla terra, quella eletta da dio a somigliargli?

È il trionfo dello smodato quanto sciocco antropocentrismo, lo stesso che grida contro il peccato d’orgoglio.

Nei Proverbi 16:18-19: “la superbia precede la rovina, e lo spirito altero precede la caduta. Meglio essere umili con i poveri che spartire la preda con i superbi”.

Satana è stato cacciato dal paradiso terrestre per essersi ribellato a dio, per il suo orgoglio, (Isaia 14:12-15). “Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell’aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo: Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell’assemblea … salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo” (Isaia 14:12-15).

La grande contraddizione della religione. Lucifero, l’angelo ribelle, viene cacciato perché vuole essere simile a Dio, ma lo stesso libro sacro ci dice anche che l’uomo è simile a Dio. Quindi un angelo viene punito per aver solo pensato di poter somigliare al divino, ma l’uomo che pensa continuamente di essere simile a dio, è nel giusto, non peccherebbe di orgoglio, un peccato che è come una banderuola, va e viene, a seconda del caso.

La prospettiva antropocentrica offre una visione devastante del reale, attraverso un filtro che fa perdere di vista la piccolezza umana, la sua transeunte cedibilità carnale, la morte stessa. L’antropocentrismo antropomorfizzante come misura di tutte le cose visibili e nel caso di dio, metafisiche dunque invisibili, è la tappa suprema dell’orgoglio umano. Quando si leggono le stupidaggini della Genesi in cui dio plasma la razza umana dal fango, con netta superiorità dell’uomo sulla donna, sostituendo il parto femminile con quello artificiale maschile, dato che è da una parte di Adamo che nasce Eva e non il contrario, l’uomo vuole sovvertire le leggi della natura che hanno previsto che sia la donna a partorire e non l’uomo, dunque l’orgoglio fallico si tinge di classismo di genere. Del resto i libri sacri sono stati scritti dagli uomini per altri uomini, con la concessione di una presunta quanto immaginaria superiorità dell’uomo sulla donna, quindi partono da un nucleo di diseguaglianza che dovrebbe essere contrario all’idea di giustizia divina.

A conclusione di questa breve digressione e riflessione a voce alta, direi che se la logica non è acqua, i lombrichi, la lumaca, la capasanta, la cocciniglia, le ostriche piatte, la rana, la tartaruga d’acqua dolce, la cernia, il pesce pagliaccio e alcuni rettili, sono migliori di qualsiasi uomo, perché se avessero un libro sacro non farebbero distinzione alcuna tra maschio e femmina, non insinuerebbero fin dalla Genesi un principio di discriminazione e un concetto di finta superiorità di un sesso su un altro, essendo per loro stessa costituzione perfetti, dato che sono ermafroditi.

https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/

https://www.youtube.com/watch?v=DBHlXwwDnVU

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