Di Mariano Grossi©
Di solito non amo il metro tradizionale o le continue classicheggianti rime baciate, dato che mi piace di più la poetica sperimentale, le arditezze stilistiche, il neologismo sicuramente più affine al mio spirito, tuttavia trovo che il seguente componimento di Mariano Grossi unisca una sottile ironia che affiora in superficie e strappa un sorriso, a una scorrevole fluidità del verso con una virata finale auto-ironica che non guasta mai e che diverte il lettore. La seconda silloge invece è una traduzione in inglese di Dante: Tanto gentile e tanto onesta pare (Mary Blindflowers)
…
Disinnescasti dalla vita mia le mine
varcando del dolore il rio confine.
Io temo questo amore abbia una fine
e tu divenga una tra tante Messaline
scartate e denigrate là in memoria
ridotte solo al rango di una scoria
quando si chiude esaurendosi una storia
e si richiamano alla mente i dì di gloria.
No, amore mio! Io son sicuro! Nella testa
avrò per sempre i contorni della festa
che mi donasti uscendo di foresta
come una cerva che dal sonno si ridesta!
Dura sarebbe, sai, stoppare queste ore
e ritornare nel pregresso mio torpore
in un letargo di cui c’è da aver rossore:
non servirebbe neanche d’anime un pastore!
…
Dante “Tanto gentile e tanto onesta pare”
So kind and so upright my woman seems
while other people greeting with her stare
that every tongue trembling and dumb one deems
and watching her indeed their eyes don’t dare.
She walks while hearing herself prized
dressed in her humility so kindly low
and looks to be a being that has arrived
from Heaven to Earth miracle to show.
She shows herself so nice to her beholder
that she gives through her eyes to his heart
a sweetness that only once you feel it can realize.
It seems that from her lips can move so tender
a spirit full of love which really tears apart
saying to one’s soul: “Sigh!”and peace lets rise
https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/
https://www.youtube.com/watch?v=P50pLJ1LPCQ