La calunnia è venticello

La calunnia è un venticello

La calunnia è venticello

Di Lucio Pistis©

La calunnia è un venticello

The nightmare of the elephant man (memory), mixed media on canvas by Mary Blindflowers©

 

Il gossip, potente strumento di distrazione di massa, circolo manipolatorio del potere utilizzato nell’ottica di un intrattenimento superficiale e ludico-giocoso, fino a qualche anno fa era concentrato soprattutto su divi del cinema e della tv, modello fittizio di una identificazione o di una critica populistica molto in voga.  Oggi il gossip si occupa moltissimo di politica e distrae le masse dai programmi dei vari leader politici e dei vari schieramenti, per concentrare tutta l’attenzione sulle abitudini sessuali, gli svaghi, i trattenimenti, le bizzarrie dei politici, diventati ormai come attori di un tempo e di uno spettacolo creato ad hoc, pubblicizzato nei social, condiviso spasmodicamente a catena, senza riflessione, per il gusto del cicaleccio, del pettegolezzo da spiaggia. Gli argomenti sono più o meno sempre gli stessi, generano un tormentone che stordisce anche spiriti normalmente riflessivi, figuriamoci gli idioti, veicolo principe del gossip mediatico, strumento ideale del potere. La politica ormai è uno show in cui ci si interessa maggiormente alla vita personale dei suoi protagonisti, che non alle condizioni reali del Paese e ai danni fatti da gente senza scrupoli, danni che poi ciascun cittadino vive sulla propria pelle. Nonostante tutti i problemi, la forza della chiacchiera rimane indiscussa. Il cicaleccio continuo e senza crisi, pervade il mondo contemporaneo con una forza dirompente che, secondo alcuni esperti psicologi, aumenterebbe perfino l’autostima del chiacchierone, rafforzando i legami sociali.

Ma il gossip che oggi è soltanto amplificato dai mezzi di comunicazione di massa, è sempre esistito. Per esempio negli accampamenti romani, i soldati si divertivano a raccontare storie piccanti sui propri generali e questi, lungi dall’offendersi erano contenti, così si allentava la tensione e ci si distraeva dai veri guai e soprattutto dalla politica.

I Carmina Triumphalia non erano alieni dal rumor, come lo si chiama oggi:

«Urbani, servate uxores: moechum calvum adducimus.

Aurum in Gallia effutuisti, hic sumpsisti mutuum.»

L’amatore calvo citato in questi versi era Cesare.

L’aria di Rossini, così recita:

La calunnia è un venticello,

un’auretta assai gentile

che insensibile, sottile,

leggermente, dolcemente

incomincia a sussurrar.

Piano piano, terra terra,

sottovoce, sibilando,

va scorrendo, va ronzando;

nelle orecchie della gente

s’introduce destramente

e le teste ed i cervelli

fa stordire e fa gonfiar.

Dalla bocca fuori uscendo

lo schiamazzo va crescendo

prende forza a poco a poco,

vola già di loco in loco;

sembra il tuono, la tempesta

che nel sen della foresta

va fischiando, brontolando

e ti fa d’orror gelar.

Alla fin trabocca e scoppia,

si propaga, si raddoppia

e produce un’esplosione

come un colpo di cannone,

un tremuoto, un temporale,

un tumulto generale,

che fa l’aria rimbombar.

E il meschino calunniato,

avvilito, calpestato,

sotto il pubblico flagello

per gran sorte ha crepar.

Che il gossip sia calunnia o no, ormai è strumento di manipolazione globale.

https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/

https://www.youtube.com/watch?v=YUtoL-IDUlk

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