Julian Assange, dittatura globale

Julian Assange, dittatura globale

Julian Assange, dittatura globale

Di Mary Blindflowers©

Arbeit Macht Frei. Lavoro e utopia della democrazia

Mary Blindflowers The utopia of democracy, mixed media on canvas by Mary Blindflowers©

 

La democrazia (dal greco antico: δῆμος, démos, «popolo» e κράτος, krátos, «potere» governo del popolo) è di fatto al di là delle parole, un’utopia mai realizzata né forse realizzabile perché il popolo essendo massa informe composta da milioni di individui, demanda a terzi la facoltà di rappresentarlo.

Se è vero come sosteneva ironicamente Aristofane che “il politico cattivo scaccia quello buono”, la democrazia rimane una chimera per ingenui. E perfino il quarto potere è diventato la dimostrazione che non si fa più informazione libera, ma che ogni notizia viene opportunamente filtrata, per cui al popolo che molto in teoria e poco in pratica, dovrebbe governare, arriva un messaggio distorto, parziale, mutilo di molti elementi essenziali.

Secondo politologi di fama, la democrazia diretta costerebbe troppo, darebbe man forte al dilettantismo, provocherebbe addirittura dispotismo e conflitti emotivi irrisolvibili, inoltre priverebbe i cittadini della possibilità di occuparsi dei propri affari personali, per cui sarebbe inapplicabile.

In poche parole dobbiamo rassegnarci all’esistenza della sola democrazia possibile, quella corrotta e all’imposizione dei pensieri dall’alto.

Dobbiamo pensare, vivere, lavorare, correre, sognare, partecipare, secondo ciò che ci viene detto da un potere che non è più del popolo, per cui il termine democrazia diventa vuoto, privo di significato. E la stampa parla di ciò di cui si può e si deve parlare. Ci arrivano semi-verità e bugie date per buone che dobbiamo condividere perché siamo buoni cittadini e brave persone rispettose delle leggi.

Tocqueville ha individuato negli Stati Uniti tutti gli elementi salienti di ciò che egli definiva democrazia. Scriveva:

In Europa è difficile giudicare il vero carattere e le permanenti tendenze della democrazia perché vi è lotta tra due principi contrari (volontà e ragione)… In America non è la stessa cosa, là il popolo domina senza ostacoli, non vi sono ostacoli da temere né ingiurie da vendicare… Anche gli americani hanno costituito un governo insieme alle associazioni, ma si tratta, se così posso esprimermi, di un governo civile. L’indipendenza individuale vi ha la sua parte: come nelle società tutti gli uomini marciano insieme verso un unico scopo, ma non tutti sono tenuti a marciare sulla stessa via. Essi non sacrificano la propria volontà e la propria ragione, ma applicano la volontà e la ragione per far riuscire un’iniziativa comune” (da La Democrazia in America).

Che bello se fosse vero.

La verità è che il popolo non domina alcunché ma viene semplicemente e costantemente dominato e il sistema americano non fa affatto eccezione, anzi, decide anche cosa fa notizia e cosa no.

Per esempio perché del fatto che Julian Assange versi in gravi condizioni di salute non parla praticamente nessuno?

Eppure Assange non è uno qualsiasi. Su WikiLeaks ha pubblicato tanti bei documenti segreti di cose che non si dovevano sapere, fonte ovviamente anonima. Ha rivelato segreti sulla rivolta tibetana in Cina, sui bombardamenti in Yemen, sulla polizia keniana, etc. Ma forse i documenti per cui non è stato perdonato sono le famose email della National Democratic Committee, il comitato direttivo del partito democratico, che pare abbiano influenzato parecchio i risultati della elezione americana di Trump.

Qualunque sia il parere su Assange, (c’è chi lo considera un eroe per aver svelato verità o parti di verità che la stampa ufficiale non avrebbe mai detto, chi lo considera invece un criminale), resta il fatto che i media non ne parlano più. Non fa più notizia. Così si è deciso. Il popolo che poi siamo noi, non ha nella realtà alcun potere. Non contiamo nulla. Questo popolo che governerebbe, ha di fatto il solo compito di credere a ciò che gli viene detto e di comportarsi secondo le credenze che gli vengono instillate quotidianamente dal quarto potere che sciorina verità parziali, parla e non parla, in modo che non si capisca nulla e non si abbia indipendenza di giudizio perché il giudizio non si forma sui fatti limpidi e reali, ma su spicchi di notizie filtrate e manipolate.

Siamo in piena dittatura globale.

Si sta davvero ben lontani da quella democrazia utopica di cui parlava con fiducia Tocqueville.

https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-punti-fermi/

https://www.youtube.com/watch?v=Ubknv_CxSUY

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