Megapoeti aprono le enclavi

Megapoeti aprono le enclavi

Megapoeti aprono le enclavi

Megapoeti aprono le enclavi

Great poets open the enclaves, drawing on paper by Mary Blindflowers©

 

Mary Blindflowers©

Megapoeti aprono le enclavi, una flessione di vertigine

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Megapoeti aprono le enclavi

 

Megapoeti aprono le enclavi,

lascivi schiavi escono da tombe,

rombe lusingano gli amici,

che dici?

Crede lei nel post-litigio?

No?

Ma com’è ligio!

La percipienza delle catacombe attende,

ma scrostate quelle tende cosa resta?

Un po’ di polvere di fiesta in confezione,

qualche cresta usata, proto-libagione,

cablogrammi stinti dentro stammi bene,

un tanto all’etto, solo se conviene,

su ogni dipinto cataletto

al limite del furore delle schiene

piegate dentro il cancelletto,

cavallette esplose teguminano rose.

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Una flessione di vertigine

 

Una flessione di vertigine, aerea
parentesi di nebbia,
riso, festa, voci,
la fibbia degli astrofili crede in dio,
sul monte di Pietà cambiano la sorte dello zio.
Il carillon segna gli incroci delle disposizioni,
al bivio opaco della lattigine, l’orologio è fermo.
Una flessione di vertigine.
Ho rinunciato da tempo al teleschermo.

.

L’uomo per bene è un monocito

 

L’uomo per bene taglia i piedi
al ciccantone,
soffia geremiadi d’ingiunzione al battifredo
con sentinelle bene in vista sul magredo,
pianta il suo ben seme accademista,
il dito arrugginito
contro tutto ciò che non ha
mai capito.
L’uomo per bene è un monocito.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Video – The Black Star of Mu

Rivista Destrutturalista

 

 

 

 

 

Comment (1)

  1. Mariano Grossi

    Orgia di variatio assonanti dal trenino in enjambemet (enclavi-schiavi, tombe-rombe, amici-dici, litigio-ligio, attende-tende) asimmetrico della prima parte, alle simmetrie baciate (confezione-libagione, bene-conviene) e alternate (schiene, cataletto-cancelletto) della seconda per poi virare in una esplosiva rima endostica emistichiale in clausula (esplose-rose).
    La Blindflowers irride contenutisticamente e formalmente al contempo i parametri omologati degli adulatori da forum e da social inventando un modo di poetare allotrio nel suo sarcasmo inestinguibile, usando il giusto acido muriatico della presa di distanza da chi interessatamente adula e si adegua.
    La critica letteraria autonoma e indipendente, pane al pane vino al vino urtica gli eunuchi della pseudo cultura odierna!

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