Lo Strega-funerale, guardare gechi

Lo Strega-funerale, guardare gechi

Lo Strega-funerale, guardare gechi

 

Metanoia, pastel on paper by Mary Blindflowers©

 

Mary Blindflowers©

Lo Strega-funerale, guardare gechi

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Buone nuove al cincitore del premio, quello che cincia col motore già avviato. Si descrive un desolante spazio vuoto in cui cincitori cinciano e cianciatori cianciano qualsiasi cosa possibile e immaginaria, parti più o meno letterari o sletterati che acquistano indubitabilmente valore di arte e di premio se finanziati, lucidati e reclamizzati da un meccanismo che ha già deciso tutto in anticipo, che sa già chi comprerà e perché secondo precise previsioni di marketing che, data la strategia di bombardamento a tappeto, difficilmente verrano deluse.

L’utente medio è già definito, sta lì, dentro la scatola del mondo, ad ascoltare qualunque castroneria, si adagia sulle opinioni altrui solo se filtrate dall’ufficialità. Sarà proprio costui, l’anonimo quanto replicabile signor X, a comprare un prodotto che è stato già deciso sia il prodotto del momento, il migliore, il premiato, il prescelto, il miracolato. Così chi sa far bene i conti, sa che X utente medio poco incline a pensare, che da X diventa progressivamente x, in una dinamica appiattente e spersonalizzante, si berrà un certo numero di premi ben assestati che sanciranno il successo degli assegnatari, giudicati geni, e aprirà l’apparato boccale da insetto ben addestrato, in segno di meraviglia e stupore. I suoi occhietti diventeranno lucidi, le sue ciglia sbatteranno le une contro le altre in maniera convulsa. X ormai x mostrerà il sorriso senza il bianco dei denti, allargherà le froge per respirare a pieni polmoni l’aria della propaganda e della certezza e sentirà i commenti replicati all’infinito a mo’ di lavaggio del cervello: il miglior libro dell’anno! Un capolavoro! Imperdibile! Impossibile non leggerlo! X ormai x si convincerà dunque della necessità di acquistare per essere alla moda. Convinto della assoluta indispensabilità di un prodotto premiato, fregiato del bel marchio come un coccarda ai cavalli più veloci o agli asini più raglianti, l’utente acquisterà il premio e si convincerà della validità del prodotto impacchettato dentro una coccarda, indipendentemente dal contenuto; è la coccarda che conta, il marchio di assoluta qualità, è con quello e non con altro che si fa bella figura nel mondo. Se poi il prodotto è scaduto, muffoso, inadeguato ai tempi, macchinoso e quant’altro, non importa, perché è un buon prodotto, così è stato deciso e così deve essere. Se quel prodotto sta ovunque, se ha guadagnato un premio, come potrebbe non essere di buona qualità? Chi è il signor x per dire no? Per opporsi alla dinamica del mondo e del sistema?

Il cincitore cincia, i cianciatori che lo intervistano cianciano, l’utente ascolta cince e ciance e si illude che esistano solo quelle, che siano la normalità. Il meccanismo funziona da secoli, autoperpetuantesi, rimanendo vecchio, vecchissimo nella finzione di un’eterna quanto insensata modernità.

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Lo Strega-funerale

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Se il girotondo sguazza smazza e stacca teste,

il laureato non smuove le sue creste,

balla da fermo profeta già annunciato,

murato dentro sansa argilla espansa,

spilla la sete con la stilla dell’ingresso,

scansa l’oliva al concavo-convesso,

prego permesso, venga avanti,

lagioia, i sacrifici, sono stati tanti

nella noia incoronata dell’ogiva.

C’è un’aurora maniacale,

una musica dolce, tuttisanti antemurale,

è la ferocia stinta dello Strega-funerale,

tutto già deciso,

all’abbisciare.

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Una tazza al cincitore

 

Lo smazza scazza una tazza al cincitore
che cincia col motore a scoppio
dentro l’occhio del ciclone,
doppio ione manducato,
inchino,
molto beneducato,
sorriso liso, colto,
plissetta venti ed uragani,
applauso ma senza mani,
la smazza cazza tazza mai non spiazza
il cianciatore
ciancia e vince,
vince e sgancia score
petoprodotti già in amore
ma sempre ben condotti.

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Guardare gechi

 

L’afrore di prodotti ben esposti,
scaffali pieni di losche amenità,
concorsi pieni di lucide bugie,
quelle che illuminano a candela
e fanno diventare pomo
mezza mela, l’inchino e il capo chino,
sa
l’uomo se è strano caso del destino
in vie poco frequentate,
non ha echi,
si limita a guardare i gechi.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

Comment (1)

  1. giancarlo rosati

    SEI MOLTO PREPARATA CON DELLE VERITà CHE POTREBBERO FAR MALE AD ALCUNI MA CHE TANTO COPRIRANNO CON BELLE PAROLE BE DEVO DIRE la mia NEI TUOI CONFRONTI, è STATO UN BUON ACQUISTO, BRAVISSIMA BUONA SERATA

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