L’Asperger potrebbe essere genio

L'Asperger potrebbe essere genio

L’Asperger potrebbe essere genio

 

L'Asperger non è uno psicopatico ma potrebbe essere un genio

Oltre i paletti, credit Mary Blindflowers©

 

Di Mary Blindflowers©

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La sindrome di Asperger (SA) é stata assorbita nei Disturbi dello Spettro Autistico di grado Lieve insieme a parte degli HFA. Un bambino a cui venga diagnosticata la sindrome di Asperger non sempre presenta ritardi importanti nel linguaggio e nelle capacità cognitive, tanto che, in alcuni casi, potrebbe essere scambiato per un eccentrico.

Gli Asperger, a differenza di quanto comunemente si pensi, possono anzi essere molto precoci o dotati per l’apprendimento della lettura, dei numeri e di alcuni aspetti del gioco che richiedono memoria, perché pensano in modo diverso.

Secondo una ricerca dell’Università di Cambridge e Oxford, Albert Einstein e Isaac Newton erano Asperger. Sembra che anche Henry Ford fosse affetto dalla stessa sindrome da cui erano colpiti pure Charles Darwin, Hermann Melville, Elfriede Jelinek, Emily Dickinson.

Baron-Cohen in The evolution of brain mechanisms for social behavior sostiene che la combinazione sindrome di Asperger-abilità in determinati campi, abbia prodotto persone geniali, che hanno contribuito alla evoluzione della società umana e del progresso scientifico. Ciò ha portato alcuni ricercatori a credere che la sindrome di Asperger sia un effettivo “sintomo” di genialità.

Quello che è certo è che un Asperger non è affatto definibile psicopatico. Non è infatti incapace di provare emozioni, mentre lo psicopatico ha una carenza empatica che talvolta può sfociare in comportamenti socialmente aggressivi.

“Chi siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici, l’autismo è la malattia del secolo. L’autismo non lo riconosci, per esempio è la sindrome di Aspengher (sic) c’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger. Che è quella sindrome di quelli che parlano in quel modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c’entrano un cazzo con quello che sta dicendo, (risate) hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici…”.

Sono le parole di Beppe Grillo, gridate al Circo Massimo che hanno suscitato tanta polemica.

Che la politica italiana sia basata su cattiva informazione e altrettanto cattivo gusto, non è davvero una novità.

Ma la cosa peggiore in tutto questo credo siano state le risate del pubblico anestetizzato. Ma perché hanno riso? Fa forse ridere l’associazione assolutamente gratuita e scientificamente inesatta tra un Asperger e uno psicopatico? E che modo è questo di combattere “i filosofi-baroni che stanno in televisione? Li si combatte associandoli impunemente a persone che soffrono?”

Un’autorete pazzesca all’insegna del “non importa cosa si dice, l’importante è che se ne parli”. Pessima strategia del guitto, soprattutto considerando che il suo Movimento ha voluto un Ministero per la famiglia e le disabilità di cui poi il leader parla contraddittoriamente in termini così aggressivi e irrispettosi.

Se lo scopo era attirare l’attenzione dei media, diciamo che è stato malamente raggiunto.

Su una cosa Grillo ha ragione: “il 45% degli italiani capisce sommariamente quello che gli dici”.

Ma quelli che hanno riso alle sue battute non rientrano forse in quel 45%  che non conosce nemmeno la differenza tra uno psicopatico e un Asperger ma ride quando il canovaccio prevede che si rida?

https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://www.youtube.com/watch?v=gdSzM3MHfOA

 

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