Il pensiero trasversale ovvero l’antipappagallo

Il pensiero trasversale, ovvero l'antipappagallo

Il pensiero trasversale ovvero l’antipappagallo

 

 

Il pensiero trasversale, ovvero l'antipappagallo

Per il mal di capo, credit Mary Blindflowers©

 

Di Mary Blindflowers©

Il pensiero trasversale, ovvero l’antipappagallo

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Il pensiero trasversale è il mal di capo contro cui un’aspirina non basta, la maglia casta esposta e mal riposta, quella che non sta apposta a posto o al posto suo che poi suo non è, ma il posto che gli sarebbe stato assegnato dalle consorterie, dai gruppetti che tirandogli chi di qua chi di là la giacchetta, vorrebbero fare in modo che tale pensiero indegno, rientrasse nei ranghi, che si allineasse ai tanghi di maglie compatte e ben ordinate nel resto del maglione di lana caprina tinta e ritinta per l’occasione, presentata agli amici come grande innovazione culturale, se non fosse per le maglie del pensiero trasversale che sfuggono, si lanciano da tutte le parti e sfilacciano il senso del senso che ha senso perché lo ha deciso il buon senso antropocentrico consociativo.

Il pensiero trasversale è un apolide, non ha patria, non ha garanzie, non ha le spalle coperte durante l’inverno o il sole che lo illumini d’estate. Un tenebroso velo scende su di lui, semplicemente perché si prende la disgustosa libertà di esprimere idee che pensa realmente in barba a qualsiasi opportunistica diplomazia.

Quando mai un intellettuale che si rispetti e che abbia un certo peso specifico deciso da chi ha già più o meno millantato peso, può mettersi in testa di parlare in libertà?

Quando mai si è visto nessuno che osi attraversare confini,  superando il secchio consentito per certe funzioni, senza praticamente fare niente di straordinario, se non dire le cose come stanno?

Non si usa, non è lecito, non è di moda, non è politicamente corretto dire o fare ciò che la coscienza suggerisce. Scattano immediatamente i campanelli d’allarme e una volontà di isolamento che domina dall’alto. Isolare l’elemento non allineato, prego. Oppure si cerca con le buone di far rientrare la maglia nel maglione concertato e decretato lecito, e se non ci si riesce, si prova con le cattive. La prima misura precauzionale da adottare in caso di maglie sfuggite al controllo è isolare, poi sminuire senza confutazione, (che la confutazione costa lo sforzo del pensiero, troppo faticoso), poi decretare l’inutilità di un pensiero che non segua schemi imposti di nessun tipo, fino allo spudorato mentire, negando l’evidenza.

La maglia del pensiero trasversale è… (Continua su Destrutturalismo n. 1)

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

Thinking Man editore

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