Di Mary Blindflowers©
Lode lode a tutti
Lode ai princisbecchi appariscenti,
stagnosi al tatto come arance vecchie,
lode ai barrosi con le braccia in seno,
materia merdaiola vuotopieno,
lode ai poeti con un nome
che di essi sarà il regno del percome,
lode alle secchie,
ad esse spetta il rancio, l’ambrosia sulle chiome.
Per me comemichiamo non ricordo,
soltanto un fuoribordo da nessuno,
una barchetta mite di cartone
su cui scrivere questa mia agnizione.
Lode lode lode ai becchi, al sordo,
al non ricordo, a smemorati in forma
di inchinato triplo carpiato ipernominato,
agli avvocati, ai fotografi mosci mezzo illuminati,
agli scrittori già arrivati e flosci,
al campo di sciovinisti qualunquisti,
ai giudici dei finti comunisti,
alle mosche, alle cosche
agli amici di amici intronati con la borsa in resta
e con la mente pesta.
Lode anche ai trapezisti
che incollano teste di pesce fritte ai muri
e sono duri e artisti.
Lode a tutti tranne che al signor Nessuno
il solo che non mangia, non serve, non ha nome
non s’inchina, non scrive, non vive, non espone
e non sarà mai Qualcuno.
.
Deglutire nuvole
Se deglutire nuvole
potesse avere un senso,
d’avole stitiche, incenso e raffermi pani
d’infermi moti dell’animaccia vostra,
se la poesia fosse favola pia
e non una semplice cosca d’ani,
v’increscerebbe di non esser più noti
in ferragini oleose,
in fondo siete soltanto pose,
vuoti.
.
DESTRUTTURALISMO Punti salienti
…e che non ha mai il calzone bruno
lordato dallo sterco dell’accruno
prono a infilare l’ago di chi inerme,
sai, preferisce vivere da verme!