Museo del frivolo, funghi della non cultura

Museo del frivolo, funghi della non cultura

Museo del frivolo, funghi della non cultura

Di Mary Blindflowers©

L’innaffiafunghi, credit Mary Blindflowers©

 

Il cortile di FB è un museo del frivolo, nato per le notizie poco importanti, per innaffiare i funghi della non cultura. Questo mi sono sentita dire da alcuni contatti quando ho chiesto loro di postare un link contro la censura.

È vero che fb è uno strumento e come tale va preso con le molle. Ma lo strumento è qualcosa che l’uomo usa per raggiungere uno scopo. Mi chiedo quale sia lo scopo di condividere e postare battute più o meno demenziali sul tempo, la noia, i propri personali problemi esistenziali, le proprie enterocoliti e lo stato delle deiezioni giornaliere assieme al bollettino medico, se non una cronica incapacità di avere rapporti umani veri. Ci si rifugia nella rete perché è più comodo battere i tasti di un pc piuttosto che confrontarsi con le persone.

La scusa dei postatori seriali di cuoricini, bambolette di peluche, fiorellini, frammenti di poesie copiate a ripetizione (sempre le stesse, La Merini è la più gettonata) per sembrare colti, sarebbe che gli argomenti seri si affrontano de visu, faccia a faccia con esseri umani senzienti.

La realtà è che queste persone nel 90% dei casi sono fatue nella vita come su fb e ti dicono “anche io nel mio piccolo sono controcorrente”.

A parte che chi dice di essere “contro” di solito non lo è mai veramente, forse ci si dimentica troppo spesso che fb è un mezzo che può anche essere utilizzato per fare cultura, postare foto di libri interessanti, recensioni, protestare contro la censura, dall’interno paradossale di uno stesso sistema che permette segnalazioni anonime, come all’epoca del fascismo, e, senza alcun criterio di giustizia, blocca e banna argomenti di contenuto culturale come se si trattasse di foto pedopornografiche che spesso vengono lasciate passare come se niente fosse.

Il sistema di cui fa parte anche fb vuole la nostra fatuità, lo scarso impegno, la superficialità, perché le persone innocue sono inoffensive, non pongono dubbi, non invitano a riflettere, a reagire neppure alla censura. È lo stesso sistema che pubblica libri inutili come quelli di Moccia e Volo, inviti al non pensiero, alla stupidità, scritti male e concepiti pure peggio, per un popolo ebete di gente non adusa a pensare.

Così il mezzo che dovrebbe essere “agito”, ossia utilizzato da noi e per noi, diventa il burattinaio dietro cui ci sono e ci saranno sempre altri burattinai, che desiderano un popolo cretino, un popolo che si disinteressa di tutto, digiuno di politica, di arte, di filosofia, all’oscuro di ogni cosa, giudicata troppo difficile da capire. Meglio postare cuoricini e tazzine di caffé virtuali, non costano nulla e ci rendono tutti molto simpatici.

La storia, dice una famosa canzone, siamo noi, siamo noi quel piatto di grano… Chi dimentica questo non può andare lontano o forse sì, in un mondo decisamente alla rovescia…

https://antichecuriosita.co.uk/manifesto-destrutturalista-contro-comune-buonsenso/

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