L’orbofalco, servi e padroni

L'orbofalco

L’orbofalco, servi e padroni

 

Le larmes de la terre, mixed media on canvas by Mary Blindflowers©

 

Di Mary Blindflowers©

 

L’orbofalco

Smussare gli angoli delle percipienze,

nuove lenze aduse a catafalco,

tuo l’avorio e il calco freddo su uno ione di metallo,

tue le potenze di pesca all’orbofalco, al gallo

nel caravanserraglio,

misura, stingi, adescapesci nell’eterno stallo,

salta con la scopa,

poeta del nulla, ragliomarionetta,

servi il padrone con l’incenso sulla bocca stretta

e aspetti il tempo con la bianca camicetta,

i pantaloni neri.

Sono la pazza che rimuove il senso degli zeri,

tu la comparsa, l’attricetta.

.

La borghesia

Sconcola la vongola e il paté,
la crema pasticciera con il the
si arena nel fegato dell’oca di mia zia,
Natale, Pasqua, ave Maria,
feste comandate e il così sia,
lisciano il pelo al porco nel bigné
che bela, travasa esfasa dentro il piatto,
inonda prefazione ed antefatto,
così per ovococco coccodé
eccoli tutti allegri per finzione, olé
nella definizione dell’ovetto
che, ingoiato intero
sembra da gommoso più sincero,
i baci, gli abbracci carezzevoli al curaro,
le ostentazioni di denaro finto,
si mescolano al brindisi col mirto cinto
all’irtofagocitato spumante della sera,
poi quando la pancia gonfia schiappatta, si arrembatta,
sbombetta e sgancialancia peti silenziosi a schioppasfera tesa,
la faccia è ormai di cera come i morti,
ci si congeda senza offesa, si va a vomitar negli orti
di come è stata bella la serata
che ha visto la mediocre borghesia ingozzata.

.

Nemmeno una betulla

Non senti come una corrente d’odio,
si insinua nelle interconnessioni,
nel vuoto morto delle abominevoli stagioni,
lungo gli stipiti del podio corre,
si frantuma e riproduce suoni
che sgreppiano l’arcata dei denti,
portano detriti e fango agli eccipienti.
Non è episodio preciso
ma il taglio con preavviso dall’ucciso,
un movimento a stretto abbaglio
d’antiparadiso nella disinfezione degli ori.
Lascia che ti sfiori senza morirne mai,
lascia che corra senza capirne nulla,
lascia che vada l’avaro alla Geenna,
non lo compiango.
Nemmeno una betulla, una penna
per conti da iguanodonti o i carammellai,
piangeranno per lui.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

Libri Mary Blindflowers

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