Di Mary Blindflowers©
Limiti e servobattiti
Limiti e servobattiti feroci,
lune quanto meno atroci,
abili nel mentire,
l’acqua dei santi profuma d’eclissi,
l’acqua dei tanti ha canti nascosti,
ascolta la fama dei chiostri apollinei
dove lucidi corrimani coricano gli occhi,
trombe d’edera sui muri fissi dei castelli,
tutti così sicuri, orticelli forti,
mai nessuno che glissi sul nome che porti,
lasciando l’incertezza solo al come,
ma i costi dei bernoccoli fittizi prevedono il futuro,
lo scurodramma dei mediocri apre le porte,
i soldati della morte allineati
sui prati verde finto impuro,
hanno un che di disumano,
di dipinto, ai frontespizi,
e non c’è niente che li salvi,
che li vizi.
.
Piccoli come comete ritorte
Piccoli come comete ritorte
morte prima d’ogni nascita,
essere alti nel basso contrapasso
esigente di prose d’alterchi.
Talvolta ti chiedi, che cerchi?
Porte chiuse.
.
C’è un insetto ma si può vedere
Chiudere i battenti
perché stare sull’attenti comporta fatica,
esercizio di flessione di schiena,
propensione alla caricatura da iena,
semplificazione del reale imbottigliato
nello sfregiato tempo edulcorato,
in povere di mica,
nel triste iato, fintamica,
tra essere ed avere.
C’è un insetto! Ma si può vedere!
.
DESTRUTTURALISMO Punti salienti