Informazioni da pollaio globale

Informazioni da pollaio globale

Informazioni da pollaio globale

Di Mary Blindflowers©

Labilità, credit Mary Blindflowers©

 

Certa pseudo-politica semplifica e divide le persone, crea falsi miti di verità solo parziali che poi, avallate dai media consenzienti e venduti, creano articoli per schiere di gente che litiga. Il vecchio adagio dice che tra i due litiganti il terzo gode e occorre non sottovalutare mai la sapienza popolare tramandata fino ad oggi. Infatti accade proprio questo. In nome della semplificazione utile e manipolatoria i rom diventano santi immacolati e puri per certa sinistra cieca e fanatica, oppure il male assoluto per certa destra intollerante che preme sul sintomo immediato e non sulla causa della malattia.

Tra i due pareri che dividono schiere di internettari convinti, c’è forse un oltre che non andrebbe trascurato, e che è quello del bene che contiene un po’ di male e del male che contiene un po’ di bene. Si sa perfettamente infatti, anche se molti lo dimenticano, che non esistono né il bene né il male assoluti. Ogni etnia, ogni popolo, qualsiasi, nasce e si sviluppa con tradizioni e usanze buone e cattive insieme. Il mito del buon selvaggio che pretendiamo di assuefare alle nostre usanze cosiddette “civili”, è destinato a rimanere un mito, anche perché spesso il confine tra civile e incivile, è destinato a spostarsi, a cambiare nei secoli, a subire punti di vista differenti ed evoluzioni storiche non trascurabili. I partiti hanno tutto l’interesse a dividere la pubblica opinione come le acque del Mar Rosso, in due correnti. L’informazione di parte sintetizza malamente e manipolatoriamente ogni notizia, così si assiste da una parte a documenti e filmati e foto celebrative di un’etnia che sarebbe fantasticamente priva di nei, e dall’altra a documenti sullo stesso popolo che, viceversa, mostrano scorci davvero poco edificanti, in modo che ci si schieri o per il “male” o per il “bene”. Ovviamente entrambe le parti pensano di essere il bene, di fare le cose giuste nel mostrare informazioni solo parziali e di comodo, che danno una rinfrescatina ai voti del momento, attraverso l’esaltazione popolare e manichea di luce-buio, verità-bugia. Si tratta di informazioni di stampo prettamente propagandistico, tanto poi ottenuto un certo numero di voti e consensi, tutto torna come prima, perché queste verità parziali non sono costruite a tavolino per risolvere i problemi, ma per creare voti conseguenti a confusione e zuffa tra persone che dovrebbero scegliere tra due verità parziali: visione idilliaco-umanitaria (è tutto bello, siamo tutti amici, tutti fratelli, tutti figli di dio, tutti integrati e perfetti, gli zingari sono italiani in tutto e per tutto, sono dei santi in terra e non è mica vero che rubano) e razzismo (se ne stiano a casa loro, sono tutti ladri, noi non li vogliamo, sono dei parassiti, non sono come noi, puzzano, etc.). Mentre i polli succubi della disinformazione pilotata litigano per decidere se tutti gli zingari rubano o no o se si lavano le ascelle e quante volte l’anno, i politici se la ridono di gusto e pensano “ma guarda che idioti”. I leader dei vari partiti guardano il pollame che si azzuffa nei media e nei bar e acchiappano consensi da una parte e dall’altra, propinando la favola che agendo sul sintomo si curi l’intera malattia. Il problema è che la malattia vera è proprio la politica che dirige i media, pilota le fazioni pro e contro, propina informazioni da pollaio globale rendendo lo stivale un vero e proprio orinale, tanto alla fine l’importante è che i votanti  litighino accanitamente e non capiscano nulla.

https://antichecuriosita.co.uk/manifesto-destrutturalista-contro-comune-buonsenso/

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