Altamira, visionari e futuro

Altamira, visionari prevedono il futuro

Altamira, visionari e futuro

 

 

Le radici, credit Mary Blindflowers©

 

Altamira, visionari prevedono il futuro

Mary Blindflowers©

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Cassandra, figlia di Ecuba e di Priamo, sacerdotessa nel tempio di Apollo, è la visionaria preveggente senza possibilità di successo, l’anticipatrice, il futuro, la luce che vede dove gli altri non arrivano nemmeno a immaginare. Il suo destino è di non essere creduta perché la visionarietà appare stranezza agli occhi del buon senso piegato e sottomesso al destino.

Il destino di chi vive nel futuro è quello dell’esclusione dal presente. Chi sta avanti coi tempi spesso vive negativamente il rapporto con la sua stessa contemporaneità, perché chi vive nel presente e nel passato senza vedere oltre, opporrà ostacoli e stupidità date come certe dal sistema, alla visione di un oltre che non è in grado di concepire.

Marcelino Sanz de Sautuola, nato e morto a Santander il 2 giugno 1831 e il 2 giugno 1888 rispettivamente, giurista e archeologo spagnolo, ebbe il triste destino di Cassandra. Fece una scoperta straordinaria ma non venne creduto. Le cave di Altamira conservano splendide pitture preistoriche, conservate in modo eccellente. De Sautuola pubblicò nel 1880 i risultati delle sue ricerche in “Breves apuntes sobre algunos objetos prehistóricos de la provincia de Santandere si recò al Congresso Preistorico di Lisbona dove venne addirittura sbeffeggiato e trattato come un impostore, un contraffattore. Secondo gli eminenti archeologi dell’epoca era impossibile che gli uomini preistorici fossero così evoluti da concepire disegni tanto raffinati e ben conservati soprattutto.

Altamira, pitture parietali, credit Wikipedia©

Sautuola non visse abbastanza da vedere il suo nome riabilitato.

Soltanto nel 1902 infatti, ossia dopo la sua morte, in seguito alla scoperta di altre pittore complesse come quelle di Altamira, la comunità scientifica si rese conto del grave errore. Émile Cartailhac, celebre archeologo francese, fino a quel momento tra i principali critici e oppositori, ammise di aver sbagliato e si scusò nel celebre articolo, “Mea culpa d’un sceptique“, pubblicato nella rivista “L’Anthropologie”. In seguito, un altro archeologo francese, Joseph Déchelette, definì Altamira “la Cappella Sistina della preistoria”.

La storia di Marcelino Sanz de Sautuola è stata riprodotta nel film “Altamira” (2016).

Il film, ben costruito, mostra l’ostilità e l’oscurantismo della Chiesa di fronte alla ricerca della verità scientifica, l’ottusità degli archeologi accreditati di fronte alla scoperta di una bambina. Fu infatti la figlia di de Sautuola, Maria, a scoprire per prima le pitture rupestri durante una sua esplorazione delle cave. 

Scriveva de Sautuola: “Non sono inconsapevole del fatto che può essere passato per la mente di molti dei miei lettori che i segni e le pitture da me descritte, e che credo meritevoli di studio dettagliato, siano semplicemente opera di qualche Apelle contemporaneo. Tutto è possibile, ma questa teoria non resiste ad un serio e freddo esame. Questa caverna era completamente sconosciuta fino a pochi anni fa, quando vi entrai per la prima volta, essendo sicuramente tra i primi ad averla mai visitata. Le pitture numero 12 esistevano già nella prima galleria, essendo piuttosto notabili considerato che iniziano a una sessantina di centimetri da terra e consistono di una serie di segni neri ripetuti. Non ho scoperto le pitture nella prima galleria fino all’anno scorso, 1879, poiché non avevo ispezionato il soffitto della caverna con sufficiente attenzione durante la mia prima visita e poiché per poterli vedere è necessario trovare i corretti punti di vista, specialmente se c’è poca luce. A tal proposito, perfino osservatori che sapevano della loro esistenza non sono riusciti a vederli mentre si trovavano proprio sotto di essi. Non ho alcun dubbio che sia le pitture che i segni non siano di epoca recente; nel caso della quinta galleria, poiché è difficile credere che qualcuno striscerebbe in quella camera per produrre una serie di segni indecifrabili solo per il piacere di farlo; nel caso della prima galleria, perché sebbene, come ho detto, essi non sembrino essere di epoca così remota, è difficile credere che qualcuno abbia avuto il desiderio di chiudersi all’interno di quella caverna per dipingere una serie di animali sconosciuti in questo Paese nei giorni in cui scrivo. Da tutto quello che abbiamo fin qui scritto possiamo dedurre, con sufficiente fondamento, che le due serie di caverne da noi menzionate appartengono indubitabilmente al periodo storico conosciuto come Era Paleolitica, ossia, l’Età della Pietra Scolpita, essendo questo il periodo che corrisponde a queste montagne” (Traduzione di Marco Mancin).

La scienza ha accertato che Sautuola aveva ragione, la chiesa e il mondo archeologico accreditato di allora, torto, perché non seppero immaginare quell’oltre che separa il bigottismo dalla scienza.

La grotta di Altamira è stata inclusa trai Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO NEL 1985. nel 2008 il nome delle cave è stato modificato da “Grotta di Altamira” in “Grotta di Altamira e arte rupestre paleolitica della Spagna settentrionale” in seguito all’aggiunta di 17 altre grotte.

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DESTRUTTURALISMO Punti salienti

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