Agatha Christie, gialli, letteratura e limiti

Agatha Christie, gialli, letteratura e limiti

Agatha Christie, gialli, letteratura e limiti

Di Mary Blindflowers©

Fiore giallo, credit Mary Blindflowers©

 

Agatha Mary Clarissa Miller, Lady Mallowan, Agatha Christie (Torquay15 settembre 1890 – Wallingford12 gennaio 1976), è, come tutti sanno una giallista di fama mondiale che non ha bisogno di presentazioni, come dicono quelli che parlano bene e razzolano male. I suoi gialli sono ancora oggi ristampatissimi, hanno molti lettori, dato che ne sono state fatte varie versioni cinematografiche con grandi interpreti e vengono tradotti continuamente in varie lingue del mondo. Dovunque è possibile trovare ristampe di libri di questa scrittrice. Le prime edizioni sono anche costose e piuttosto ricercate nel mercato dell’usato, un vero e proprio cult.

Le storie sono costruite con uno stile di scrittura semplice e popolare, prive di volgarità o eccessi. I personaggi sono ben caratterizzati, con descrizioni rapide ma efficaci. I suoi libri sono gradevoli da leggere durante una giornata in spiaggia o le vacanze, certo non si tratta di letture molto impegnative, ma di romanzi d’evasione parecchio fini a se stessi e questo è un limite che non permette alla scrittrice, nonostante la sua fama imperitura, di entrare nel novero di coloro che scrivono letteratura. I suoi gialli, purtroppo, sono completamente disimpegnati, non hanno un fine ideologico, come del resto non ha un fine ideologico molta letteratura fantasy stile Cronache di Narnia, un libro sostanzialmente inutile e infantile, infarcito di storielle semplici ed elementari.

Anche nel caso della Christie, quello che viene detto è tutto quello che il libro comunica e niente più. Non c’è polemica sociale, non c’è denuncia dei problemi del proprio tempo, non c’è nessuna filosofia di fondo che giustifichi l’appartenenza delle sue pubblicazioni al mondo della letteratura. Proprio per questo probabilmente hanno avuto tanto successo, perché fanno il contrario di ciò che fa la letteratura, non fanno pensare. La gente ama non pensare. Ed è per questo motivo che le trame della scrittrice inglese vengono ristampate senza tregua, perché non far pensare è uno sport internazionale, molto utile per i vari governi. I Romani antichi usavano pane e circo per distrarre le masse dai problemi sociali, i regimi contemporanei usano, tra le altre cose, anche i gialli.

Sebbene sia gustoso arrivare fino in fondo per capire chi è l’assassino, tuttavia il movimento del pensiero rimane limitato a questo. La società che in genere fa da sfondo ai romanzi della famosa giallista, è l’alta borghesia o la nobiltà: ricconi piuttosto annoiati, ereditiere, proprietari terrieri, uomini d’affari, dive del cinema, famosi professori, sportivi viziati, scrittori miliardari, attrici di teatro piene di soldi che alloggiano in dimore lussuose e da sogno Hollywoodiano, viaggiano su treni inaccessibili ai poveracci, possiedono yacht, ville, studiano in prestigiosi college, comprano gioielli, vestiti costosissimi, danno feste altolocate in cui si radunano molte celebrità, bevono fiumi di champagne, mangiano tartine con caviale, etc.

I personaggi tipici della Christie, il celebre Poirot e l’altrettanto nota Miss Marple, ma anche Tommy e Tuppence Parker Pyne, così ben caratterizzati e “tipici”, si trovano però sempre coinvolti, a volte senza neppure volerlo, in situazioni in cui personaggi noiosi e annoiati, eternamente carichi di quattrini, si trovano in momentanee difficoltà oppure vengono uccisi. Gli ambienti sono snob, patinati, irreali, finti. I moventi dei delitti sono la vendetta, il denaro, la gelosia. Molle universali e facilmente comprensibili da tutti perché fanno leva su sentimenti elementari e primitivi.

Il linguaggio non può essere definito poetico o letterario, nonostante la perfetta caratterizzazione dei personaggi e un poco di psicologia spiccia su sentimenti piuttosto comuni alla natura umana, osservata con pessimistico distacco e quasi superiorità dalla scrivente.

Lo stesso Poirot, l’arguto omino a testa d’uovo che cura i suoi baffi con lozioni costosissime, appartiene ad una classe sociale alta e si muove in quell’unico contesto, senza valutare mai altre realtà. Muovendo le sue “cellule grigie”, il geniale piccoletto, riesce a risolvere un caso semplicemente seduto ad una scrivania, esattamente come l’altrettanto famoso ma ben più noioso Sherlock di Sir Arthur Conan Doyle, lo scrittore più barboso ed inverosimile della storia del giallo. Il suo personaggio, con un metodo logico-deduttivo che farebbe ridere qualunque serio investigatore, riesce da un pelo su una giacca a ricostruire una vita intera, a capire tutto da un sorriso, da un gesto, da una sillaba, da un granello di polvere, da una mezza lettera scarabocchiata su un foglio, e questo nonostante si droghi da anni.

Se i romanzi di Sir Arthur, ingiustamente noti, sono noiosi, non altrettanto si può dire di quelli della Christie, tuttavia neppure lei riesce a superare il limite di un giallo solo giallo e basta, senza quell’oltre che si richiede ad un libro degno di questo nome. Per essere famosi occorre non far pensare la gente, mostrar loro un mondo di plastica dove, sotto il lusso e i profumi, si agitano sentimenti primitivi. Così saranno tutti felici, tutti contenti.

Buona lettura.

https://antichecuriosita.co.uk/manifesto-destrutturalista-contro-comune-buonsenso/

Comments (2)

  1. Rita

    Non concordo tanto sai, con questa analisi. Denunce social esplicite non ce ne sono, ma spesso sono presenti figli illegittimi che desiderano vendicarsi del padre che li ha abbandonati, lasciando la madre in povertà. O di cameriere la cui scomparsa, se non fosse per l’investigatore, resterebbe ignorata. Se non è questo un modo per ripristinare la giustizia sociale…..

  2. Destrutturalismo

    Non possiamo definire il ritrovamento di una cameriera giustizia sociale e neppure la vendetta degli illegittimi che comunque gravitano attorno ad un ambiente elitario e snob di cui vorrebbero far parte, non lottano di certo per i diritti dei lavoratori che, tra l’altro, nel periodo in cui scriveva la Christie, non venivano trattati proprio benissimo, ma a lei non importa un fico secco del proletariato. Mary Blindflowers.

Post a comment