Di Fremmy©
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Ascoltavo il sapore dei tuoi occhi
dimenarsi sul mio corpo adescato
dalle tue tremule sensazioni alle mani,
vaniglia di sensi che trepida alle
nuvole,
nuvole,
ansimanti scambi di desiderio salato,
deforestavi la mia mente arsa di pelle.
Una sopita cicatrice elegante mi
mancava,
mancava,
allegoria del calore che stende freddo
in posizioni frammentarie allontanate,
giunture disunite di astratti gementi
salutano le nostre membra dipinte
sulla tavola di un cielo distratto e
caduco
caduco
nell’ellisse di un te satellite di
me.
me.
(2014)