Il grado di civiltà di una nazione©

Il grado di civiltà di una nazione©

Di Maria Concetta Giorgi©

Prospettive dal basso, credit Mary Blindflowers©

 

La Chiesa è madre e il femminile che c’è nel sostantivo “Madre”, dovrebbe rassicurare. Una madre che accoglie, aiuta tutti indistintamente. Una chiesa che prende anche posizione, una chiesa viva, che reagisce, una chiesa cristiana, una chiesa che segue la “buona novella”, una chiesa giusta. Giustizia, sì di giustizia si tratta, ovvero volontà di dare a ciascuno il proprio dovuto. Ai migranti di Goro una vita dignitosa nell’accoglienza, agli italiani poveri, la stessa identica cosa.
Un governo che non considera il grado di povertà che c’è in Italia, è un governo fasullo che non fa i conti con il reale. E la realtà è grave, non c’è equilibrio, ci sono molti poveri, molti che per esempio ora, in questo momento, vivono nella difficoltà estrema di un post terremoto. Sono italiani, sono i migranti di tanto tempo fa, quelli che il paese straniero non ha sempre accolto bene… brutta considerazione, ma vera. Gli italiani hanno sopportato tanto…
Monsignor Manservigi, Vicario di Ferrara-Comacchio tempo fa ha fatto un richiamo alla coscienza, affermando che il comportamento dei cittadini di Goro “ripugna alla coscienza cristiana”.
Vero è che la coscienza cristiana deve far pensare, deve provocare disgusto, deve scandalizzare. La coscienza cristiana, ammesso che qualche cattolico ce l’abbia ancora (e non sia di comodo, ovvero pseudo-coscienza che serve solo per essere assolti dai peccati), deve funzionare sempre in egual modo. La mia coscienza si indigna se vede una donna incinta che cerca di ottenere un lasciapassare per una vita più possibile, la mia coscienza si indigna quando la signora che abita poco distante da me, chiede 50 grammi di macinato di carne, perché non ha il denaro necessario per comprarne di più.
Il grado di civiltà di una Nazione passa attraverso la capacità di accogliere e dare vita dignitosa a chiunque si trovi nel dramma di non averla potuta avere. Il grado di civiltà di una Nazione è quando i suoi abitanti hanno una vita dignitosamente decente proprio per aiutare chi cerca asilo… Si tratta sempre di gente comune che aiuta altra gente comune. Mai si sente parlare di chi ha tanto in ricchezza (poco comune) e vuole condividere. Mai si sente dire che i parlamentari, i nostri politici, come lo sdegnato Renzi, abbiano donato, costruito, regalato.
Forse fanno tutto in silenzio, in segreto segreto, forse…
Bazzecole… in fondo gli uomini sono straordinariamente complessi, contengono contraddizioni spaventose, idee che si modificano a tempo di record e gli immigrati servono, a molti servono…
Monsignor Luigi Negri arcivescovo di Ferrara si recherà presto a far visita alle migranti non accolte a Goro, andrà a scusarsi della cattiva coscienza cristiana, quella coscienza che non si è frenata quando qualche tempo fa, egli stesso ha affermato: “Speriamo che con Bergoglio la Madonna faccia il miracolo come aveva fatto con l’altro»
Si riferiva alla morte prematura di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I.
La buona coscienza cristiana di Monsignor Negri, augurava la morte precoce a Papa Francesco…
(Eh, ma Francesco da poverello com’era, ha sempre sostenuto la chiesa…)
I cittadini di Goro, non hanno capito che avrebbero dovuto accogliere quelle donne, che sono diventati capro espiatorio di chi a gran voce ha urlato allo scandalo, ma non ospiterà mai nessuno in casa propria, di chi si fa portavoce di una chiesa coscienziosa e spende soldi per attici e vacanze costose, non parliamo di orologi di marca o scarpe e borse firmate, o ancora di grosse automobili…
Chissà se Monsignor Negri si recherà in bicicletta dalle migranti…
Una chiesa povera è una chiesa che non fa paura, ma il controllo delle anime avviene attraverso il potere che esercita la paura…
“Aprite le porte, anzi spalancate le porte a Cristo”, profonda frase di Giovanni Paolo II che avrebbe dovuto aggiungere, e noi Papi, Cardinali, Vescovi, Sacerdoti, apriamo i conventi, le abbazie, le stanze delle canoniche e facciamo entrare Cristo migrante sia egli extracomunitario o italiano. Cristo per i credenti è venuto per tutti, non ha privilegiato nessuno mai. L’uomo non è più schiavo, ma libero e fratello. 
Tutti uguali però.

 

Comment (1)

  1. Mariano Grossi

    Ma alla fine dei tempi sul lunotto della Mercedes di quel cardinale quel Cristo scriverà come per il ricco Epulone che chiamava Lazzaro a dissetarlo: ” Recepisti Mercedem tuam!”

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