Calamari ripieni alla parvenu

Calamari ripieni alla parvenu

Calamari ripieni alla parvenu

Calamari ripieni alla parvenu

Il mare perla, credit Mary Blindflowers©

 

Calamari ripieni alla parvenu con corte di servi

Mary Blindflowers©

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Ingredienti per due persone:

8 calamari piccoli oppure 4 grandi

funghi prataioli e porcini misti

pancetta affumicata (facoltativo)

noce moscata un pizzico

prezzemolo

aglio

pan grattato

pomodori secchi

olive ripiene (possibilmente di tonno)
ma vanno bene anche quelle semplici

maggiorana un pizzico

zenzero una grattata

peperoncino

olio extra vergine di oliva

salsa di soia tipo dark

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Prendete otto piccoli calamari, otto piccoli molluschi, non della specie a due gambe tipo borghese senza nerbo né carattere, cresciuto e pasciuto nella bambagia, con i cerchi lividi sotto gli occhi a causa di Biancaneve. I protagonisti di questa ricetta che è a suo modo una favola, sono onesti animali marini, non piovre i cui tentacoli agganciano intere regioni, case e città, spiagge e coscienze. I nostri eroi hanno tentacoli piccoli piccoli attaccati ad un corpo che sembra disegnato da un alieno, sono bestiole mansuete e silenziose senza pizzo né fronzoli di alcun tipo. Siccome la vita è dura e l’onestà non ha reti adatte per catturare la piovra, siccome i buoni fanno sempre una brutta fine, prenderemo i nostri calamari e asporteremo loro gli occhi e gli organi interni, fino ad ottenere una sacca pulita e sgombra con i tentacoli lavati a parte.

Così i nostri calamari che prima nuotavano nel mare senza arte né parte e non se li filava nessuno, neppure un pesce pagliaccio qualsiasi, ora saranno integrati in un disegno culinario che richiederà un po’ di tempo e ritmo, perciò non prendete impegni, non andate dall’estetista a levarvi i baffi, né a fare la manicure ai passerotti o il maquillage ai rospi, dedicatevi ai nostri bravi e succulenti invertebrati di cui è pieno il mondo non solo marino. Prendete 800 grammi di funghi misti, possibilmente freschi, che quelli surgelati sembrano di gomma, tagliateli a pezzetti piccoli piccoli, aggiungete maggiorana, aglio, prezzemolo, olive ripiene al tonno, pomodori secchi tagliati a pezzetti, peperoncino, una grattata di zenzero fresco e olio extra vergine di oliva, se gradite aggiungete anche della pancetta affumicata, in questo caso limitate il sale. Lasciate cuocere. A fine cottura aggiungete i tentacoli dei calamari precedentemente messi da parte e tagliati a pezzetti, lasciate cuocere qualche minuto e poi aggiungete dei gamberi sempre fatti a pezzi piccoli e un po’ di salsa di soia dark. Quando tutto quest’intruglio sarà cotto, aggiungete una manciata di pan grattato, infilate il composto bello e buono dentro la sacca pulita del vostro bravo invertebrato, rendendolo ricco e panciuto, laddove prima era povero e magro, prendete dunque carta stagnola o carta forno, avvolgete ogni calamaro dentro un pezzo di carta forno, un po’ d’olio, un ciuffo di prezzemolo, fate cuocere per una quindicina di minuti nel forno, intanto preparate un contorno, friggete un altro calamaro, quello rimasto povero, quello non ripieno, tanto si sa che i poveri vanno sempre a farsi friggere. Come contorno aggiungete rughetta o verdure a piacere, gamberi cotti alla griglia, insomma fate voi, in poche parole è come nella vita dove attorno agli invertebrati, purché siano pieni e ricchi di condimento, c’è sempre una gran folla, un gran bel contorno. Per esempio potete prendere una melanzana, cuocetela al forno con aglio e prezzemolo incidendone leggermente la polpa con il coltello. Una volta cotta si farà a pezzi pur di confondere il suo sapore con quello dei calamari arricchiti, poi ci saranno paggi e paggetti, rughetta, semi di soia, pomodori conditi all’aceto balsamico, insomma un caleidoscopio di servi, pronti ad inchinarsi agli invertebrati parvenu, una vera confusione. Dopo venti, venticinque minuti, i cartocci in forno saranno pronti. I calamari mostreranno fieri le loro pance piene come se fossero opere d’arte, facendosi ammirare dalla corte dei vegetali serventi.

Ma le cose del mondo sono illusorie e avrete la soddisfazione di smontare le loro pance e mangiarvele fino a saziarvi. Vuotate le sacche anche i vegetali spariranno dentro la vostra gola, perché il potere è solo un’illusione che finisce nel ventre caldo della realtà.

Mangiate dunque e pensate alla fralezza di tutte le cose del mondo.

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https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://www.youtube.com/watch?v=n6t5mUhv3D8

 

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