Di Mary Blindflowers©
Esichiasmi dentro chiassi di stole abortite
in meraviglie aracnidee da bocche scucite,
polvere sincera su cui si imprime il dito,
sicumera di un osso di seppia
col canarino morto accanto ad un altare,
a una greppia,
fantasmi di megere cercano dinamite per parlare
dentro lo sciacquettio convulso
delle acquasantiere,
il mio paese è morto, comatoso secolare,
un cigolio d’instabili dentiere d’antracite,
morto nei giri caotici di vite,
morto nei sussurri della gente
come un inganno di granito e di grafite
troppo corto per volare
e per sembrare poco più di niente.
(5 novembre 2017)
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https://antichecuriosita.co.uk/destrutturalismo-e-contro-comune-buon-senso-psico-pillole/
Foto di gruppo bigotto in un interno ecclesiastico che olezza di farisaica ipocrisia. Sono invenzioni liriche ad orologeria quelle della Blindflowers! Deflagrano a tempo proprio nel giorno in cui la liturgia propone il monito di Cristo contro i dottori della legge e le loro incongruenze comportamentali. Ma il Paese è oramai cloroformizzato ed anestetizzato ed omologato alla deontologia ipocrita di chi fa pastorale spirituale e politica. Si svuotano le chiese e le piazze stuprate dalla doppiezza dei ministri ( del culto e del parlamento). Strutturalmente la poetessa si perfeziona sempre più nelle rime asimmetriche che si inseguono a scalare in baciate, alternate e incatenate in un ritmo mai smorto e la ricerca della parola è sempre asservita alla fruizione coram popolo del contenuto mai oscuro e vieppiù trasparente.