Il bluff delle marionette

Il bluff delle marionette

Il bluff delle marionette

Di Lucio Pistis©

Gli illuminati, tecnica mista su carta, by Mary Blindflowers©

 

Osservando alcune discussioni sui social, spia della nostra società contemporanea in sensibile disfacimento spirituale e intellettivo, ho notato una pericolosissima tendenza, il maldestro quanto inopportuno tentativo di coprire la scarsa capacità argomentativo-dialettica, col rumore, con l’attacco, l’insulto gratuito fuoriuscito dalla bocca di interlocutori in evidente malafede, gente probabilmente manovrata da qualcuno che la spinge all’urlo inconsulto, al denigramento dell’avversario, ma non sul piano delle idee e di un’avversativa che pur ci starebbe, se modulata secondo ragione e rispetto, ma sul piano “dato non la pensi esattamente come me, sei un cretino, un frustrato, un criminale, uno che, siccome non è arrivato, sparge fango su chi, invece, è riuscito per merito, ad arrivare”. A parte che io, personalmente, e posso dirlo con tranquillità, data l’età non più giovane che ho, nutro seri dubbi sulla meritocrazia in Italia, (ma sorvoliamo, è un discorso che ormai risulta anche abbastanza inutile quanto scontato), mi chiedo però, come si possa argomentare su basi così labili, ridicole e puerili, come si possa dire “tu non hai ragione solo perché non sei dei nostri, non fai parte della nostra bottega, perciò taci”.

Non ci sono idee, non c’è rispetto, solo un can can generale, dei bon bon pilotati che offrono un triste spettacolo di sé e del cane che li ha sganciati. Essere liberi è sempre un atto rivoluzionario, e costa fatica avere il coraggio di esporre pubblicamente le proprie idee, la fatica di dover rispondere ad una manica di imbecilli depensanti, i quali sono assolutamente convinti che sia bastevole dire: “sei un frustrato”, per far tacere il prossimo, gente che non legge nulla, non si informa e spesso parla di ciò che non sa.

Ho molte primavere sulle spalle, tante letture, esperienza, però non ho mai visto uno spettacolo più indecente. Sarà che ai miei tempi il potere era più scaltro e prima di insultare qualcuno magari studiava una strategia, sarà che sono troppo vecchio per reggere simili spettacoli, non so. Credo che il peggio sia dato dal fatto che questi facinorosi depensanti si arrogano pure il diritto di autoproclamarsi intellettuali, gente di cultura, sì, insomma, degli “illuminati”. Non stiamo parlando del primo passante ubriaco che, in preda ai fumi dell’alcol decide di insultare chi passa, ma di gente che pubblica con grossi editori, di persone che dovrebbero anche educare e informare le masse. Francamente, da uomo qualunque, da spettatore super partes, non penso che censurare gli altri sulla base dell’insulto gratuito e deliberato sia il giusto metodo per fare cultura o informare, credo che simili atteggiamenti, e lo dico con l’amarezza di chi ne ha viste tante e in tanti posti e occasioni differenti, siano soltanto il triste e indecente risultato di una mentalità bacata, retrograda e profondamente corrotta che, con arroganza, cerca di imporre il suo punto di vista, senza di fatto spiegare nemmeno quale sia, imponendo agli altri il silenzio delle vittime.

Un grande bluff di menti italiote che fa rima con idiote, marionette danzanti.

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https://antichecuriosita.co.uk/manifesto-destrutturalista-contro-comune-buonsenso/

Manifesto Destrutturalista contro comune buonsenso

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