Chi è senza peccato… Le regole del sangue

Chi è senza peccato... Le regole del sangue

Chi è senza peccato… Le regole del sangue

Mary Blindflowers & Maria Concetta Giorgi©

 

Molluschidee, pastello su carta, by Mary Blindflowers©

Cos’è l’ideologia?

Un sistema concettuale che costituisce la base politica di un movimento, di un partito o di uno Stato.

Cos’è l’ideale?

Un’astrazione storico-fantastica che ambisce ad un mondo perfetto.

Siccome la perfezione non esiste, l’ideale viene confinato nell’ambito delle aspirazioni di ciascuno. L’ideale, a differenza dell’ideologia, conserva il vantaggio metafisico di poter essere individuale e soggettivo senza avere pretese di assoluto, nel momento in cui diventa assoluto buca il terreno dell’ideologia. L’ideologia ha una forza aggregante che lascia zero spazio al pensiero trasversale, temuto, osteggiato, sbeffeggiato e ostracizzato. I seguaci fautori di un’ideologia, di qualsiasi schieramento essa sia, sono come certe bigotte mogli che vedono in ogni donna libera una potenziale nemica perché non è inquadrata in un sistema che rasserena, sciogliendo i fianchi nel delirio del pensiero unico.

L’ideale è ben altra cosa, è semplice, democratico, libero, multisfaccettato, poliedrico e spesso irriverente, quando non viene confuso da certe menti perverse e politicamente schierate, con l’ideologia. L’ideale disegna mappe di metafisica purezza e spinge gli individui a comportarsi secondo la propria coscienza. Così accade che anche chi aborre l’ideologia nutra ideali. Quanto appena affermato sembrerebbe scontato in una società di esseri senzienti. Invece non lo è. Non a tutti è chiara la differenza tra i due termini, si fa spesso confusione, pensando che chi non aderisca ad un partito, ad un gruppo, ad un circolo, sia senza ideali, una persona senza qualità. Questo succede perché in un mondo ideologizzato chi pensa trasversalmente è il mostro, il pelo nell’uovo, l’insetto fastidioso da eliminare.

I social rafforzano l’aggregazione degli ideologi che si sostengono a vicenda, e come le lumache mettono la testa fuori dal guscio per lisciare di bava comune la tastiera del pc, sostenendo idee spesso deliranti che però ottengono il plauso incondizionato dei loro amici di bottega. Così il cattolico intransigente, in barba agli insegnamenti di Cristo che ha detto: Chi è senza peccato scagli la prima pietra, scrive con nonchalance su fb che la donna italiana convertita all’islam che è stata lapidata perché avrebbe tradito il marito jaidista, ha avuto la sorte che si meritava… Ebbene Maria Concetta Giorgi ha spiegato perché non si può essere d’accordo.

(Mary Blindflowers)

Muori a vent’ anni che neanche sei donna piena, e qualcuno di disumano ha deciso per te. La morte l’ha decisa in modo violento, presa a pietre in testa e lungo il povero corpo sepolto a metà.

Forse non sai neppure perché sei lì, forse hai amato tanto chi ha controllato il tuo pensiero.

Ma a 20 anni hai ancora tanto tempo per amare… e magari l’altro che ti passa vicino ti piace ed è giovane come te. Si può punire così duramente, con la morte, chi ha commesso adulterio? E perché punire?

Penso alle parole di Cristo nel Vangelo…

E’ un giorno qualunque quello in ci si muore, forse c’è il sole ed è caldo.

Sei giovane… il capo ormai è chino.

Passa davanti il lampo della tua breve vita, il profumo di tante estati, la libertà di pensiero che hai perduto. Gli occhi vanno alla polvere di quella terra quasi rossa. E’ preludio del sangue versato, degli schizzi che significano e segnano.

Hai solo 20 anni che colpa hai? Quella di amare? Di aver scelto di amare un altro?

No, non può essere, non funziona che la ragione sia ridotta alla polvere, alla tomba. La parola muore sulla bocca di una giovane che avrà pensato a sua madre, perché mamma è sempre l’ultima parola…

Muta è la parola ed il silenzio è grave. Si sentono le pietre sibilare e il tonfo è sordo sul cranio, sulla bocca, sugli zigomi.

Isis è cancro, è male voluto da qualcuno che imprime la morte su corpi chiari o scuri e assoggetta le menti al denaro, attraverso deliranti religioni.

Ai seguaci viene detto stupra e loro stuprano, viene detto lapida e loro lapidano. Non gli viene detto di pensare, ma di agire senza pensare.

La giovane ventenne gronda di sangue, i ricordi non ci sono più, c’è il dolore lancinante delle pietre. C’è che sviene e poi si riprende, poi sviene nuovamente. Arriva la morte a darle pace, il supplizio è finito. Gli uomini aguzzini sono contenti.

Questo vorrei:

Il sangue della ragazza finisce in quella terra, che da madre accoglie e riporta nel suo utero.

Ogni schizzo di sangue innocente finisce anche sugli abiti di chi con rabbia ha scagliato i sassi.

Il sangue germoglia, diventa presa di coscienza atroce.

Hai appena ucciso una donna, donna come tua madre che ti ha generato, donna che nella tua “cultura” non vale niente.

Il sangue di quella giovane diventa il tuo sangue, gli occhi lacrimano sangue, la bocca per ogni parola che pronunci, sgorga sangue. Non puoi più vivere ora.

Quale uomo può essere così rabbioso nel decidere di scagliare pietre contro una giovane inerme?

Quale uomo può definirsi tale?

Non può essere punito l’amore, neppure ciò che viene chiamato adulterio.

Il dio delle religioni punisce e nella punizione quel dio diventa bestemmia.

Il Dio che conosco io, ama la donna o l’uomo così come sono, così come li ha voluti, in un amore senza confine.

Gli uomini hanno imposto le regole, le regole del sangue e oggi le celebrano sui social.

(Maria Concetta Giorgi©)

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https://antichecuriosita.co.uk/manifesto-destrutturalista-contro-comune-buonsenso/

Manifesto Destrutturalista contro comune buonsenso

Comment (1)

  1. anna maria bernieri

    Toccante, chiaro e tagliente come una spada.

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