Di Mary Blindflowers©
Marionette, credit Mary Blindflowers©
E ora parliamo di arte, l’arte che è forma, materia, spirito e carne contemporaneamente, l’arte che avvolge e ipnotizza, che prende, fa sognare, ti fa viaggiare senza partire come dice un noto pezzo dei Litfiba, l’arte, quella vera, di tutti, poveri e ricchi…
“Arte? Ci sei? Sei in casa?”
“Sono momentaneamente assente, lasciate un messaggio in segreteria…”
“Torna, ti prego!”
“Non so quando tornerò, sono stata ostracizzata dal business, dalla casta e dalla mediocrità”.
“Perché non torni?”
“Non mi vogliono, nessuno mi vuole, non sono più popolare…”
“Ma io voglio che torni!”
“E chi sei tu? Chi ti conosce?”
“Sono Nessuno”.
“Appunto, una goccia nell’oceano, una testa pensante fra milioni di zucche vuote. Solo i tanti anonimi Nessuno di questo mondo si augurano che torni, tutti gli altri preferiscono che me ne stia qui”.
“E dove stai?”
“La casta mi ha messo dentro una tomba… Zitto Nessuno, ascolta”.
“Cosa devo ascoltare?”
“Voci dal Mondo reale, senti, senti cosa dicono…”
Un turbinio di voci si leva tra sete cangianti e vestiti di chiffon, cravatte, gemelli d’oro e pettinature perfette con la riga in mezzo, il doppiopetto, abiti grigi, baffi lisci, sopracciglia curate, mani delicate, attestazioni di onorificenze ed esposizioni a pagamento.
La verità è che se non pagate rimarrete nell’anonimato.
“Hai capito ora caro Nessuno perché io, Arte libera non torno? Se basta pagare per affermarsi, io a che servo? A nulla…”
“Che fai ora?”
“Torno a dormire, e per favore, non mi disturbare, non voglio sentir parlare di frutta spiaccicata sui muri e di animali sotto spirito, di merda in barattolo, di cessi sparpagliati sui prati, di quadratini disegnati sulle tele, di specchi appesi ai muri di gallerie famose, di piattini e tazzine di metallo schiacciate e disposte per terra lungo il pavimento e altre amenità da manicomio, per almeno altri duemila anni!”.
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https://www.youtube.com/watch?v=OQ_flALWqpU
