Poeti covano le uova

Poeti covano le uova

Poeti covano le uova

 

Di Mary Blindflowers©
Poeti covano le uova

Madama Prassede, mixed media on canvas, by Mary Blindflowers©

 

Il pioppo e i poeti

.
Poeti scantano alla luna nuova,
covano uova di magnificenza,
con le zampette alette brulicanti
ritrovano l’orgoglio in cotolette e santicanti,
poeti spioppano alla luna vecchia,
e su una secchia declamano orazioni,
il pioppo ride giusto e se coincide con la terra
con il fusto poi li uccide.

Gigantomachie

.
Affetti da gigantomachia plutonica
alla cima supersonica
poeti nicchiano dentro spume perlopiù castrali,
spicchiano l’aceto ai minerali,
rovistano nel culo dell’aneto,
così tanti, mondi, lonfopinti e tondi
perché la ciurma esonda il tema ai sottoponti!
Poeti appena, poetipeti scanti mastodonti,
santitanti tonti sulla scena,
conoscono i segreti dello yeti
ma sono tutti quanti analfabeti.

Che ne sai tu?

.

Che ne sai tu…

Itt’ischis tue…

del ventre austero dei lucumoni,

del mistero che viaggia in a-cromotipìa

dentro seppia di fuliggine stantia?

E vai via! Via!

Tu che cedi solo a ciò che vedi

via di qua,

che c’è un mistero fitto bucatempo

nell’inconsulto pneuma di orologi rotti

dai polmoni sgangherati di dolore,

che ne sai tu

itt’ischis tue,

delle sbarre color ferro

lastricate sulle more rubate,

e di che colore nero sia poi il nero,

e dei fagotti, degli stracci,

della fame, delle dee orbobendate,

dell’aspro dei limoni?

Che ne sai, tu…

Itt’ischis tue

che scrivi e vivi nei salotti buoni?

Scrive poesie sotto un pruneto

.

Vi dirò un segreto.
Poetasparamucchio
solo lui è che vale,
e se ti scialespanca la filigrana del versato
hai dato nulla senza nome,
sei appestato,
il grande motteggia su crediti e i diplomi,
gl’implode in bocca con i nomi ed i cognomi
la strocca tibia dell’affabulato massa:
“voi gente lassa e peto,
siete materia grassa,
io sono io e pure tutto l’alfabeto”.

Ma qual è il segreto del vilucchio?
Scrive poesie sotto un pruneto, Sparamucchio.

 

 

https://antichecuriosita.co.uk/il-destrutturalismo-punti-salienti/

https://www.youtube.com/watch?v=vabnZ9-ex7o

 

Comment (1)

  1. Mariano Grossi

    Prima di tutto un grazie a Mary che coi suoi flash di anima sarda primigenia ci fa ronzare nelle orecchie i sostrati indoeuropei che il magico dialetto isolano custodisce a mo' di scrigno mediterraneo! Come non annusare in quell'ITT'ISCHIS TUE? Il greco classico TÍ GHIGNÒSKEIS SÝ? E il latino classico QUID SCIS TU?, corroborando l'idea della pronunzia classica del verbo a Roma in chiaro mutuo da Atene laddove esso suonava con la gutturalitá della velare tenue (kappa) e non con la palatalitá schiacciata con cui ce l'han fatto studiare!?
    Chiusa la parentesi glottologica, è interessante rilevare come la poetessa urli all'interlocutore di turno il proprio specifico e l'intimo orgoglio di sentirsi una combattente discriminata ed esclusa dai salotti buoni della meretriciocultura nazionale, quegli ambulacri dove la vera conoscenza intarsiata di scienza e coscienza risulta negletta e vilipesa. A che valgono lì il sapere d'etruscologia, l'esprimersi scabro nei chiaroscuri interiori, la sofferenza quotidiana per sbarcar lunario tra malesseri psicofisici e disperazione, le ringhiere rugginose da varcare per carpire il cibo in mezzo a digiuni, privazioni, aciditá e malasorte?

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